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Cultura venerdì 07 marzo 2014 ore 12:25
Tosca e Carmen raccontate da Maria Antonella Galanti
Il prorettore dell’Università di Pisa racconta due modi di vivere femminilità e amore
PISA — Tosca e Carmen, le passioni. Due modi di vivere la femminilità e l'amore, e di morire per amore.
Nella Sala Titta Ruffo del Teatro Verdi, sabato 8 marzo alle 18, ne parla Maria Antonella Galanti. Le vicende delle due
grandi protagoniste del melodramma, Tosca e Carmen, hanno nuovamente preso vita sul
palcoscenico del Teatro Verdi, pochi mesi fa, nel cartellone della
stagione operistica.
Ora l'incontro, tenuto dal prorettore dell’Università di Pisa per i
rapporti col territorio, è una socio-psico-pedagogista assai nota,
le cui ricerche e i cui libri si concentrano prevalentemente
sull'educazione permanente, sui comportamenti disadattivi nonché
sulla conflittualità relazionale e sociale e sulle problematiche di
genere.
Oltre a coordinare e supervisionare dal punto di vista
scientifico numerose esperienze di sensibilizzazione e formazione
alla cittadinanza attiva in relazione anche alle tematiche della
differenza e dell'integrazione, Maria Antonella Galanti ha molteplici
interessi culturali ed è soprattutto un’appassionata di musica, di
cui è intelligente conoscitrice, un passione che l’ha portata a
cantare nel Coro dell'Università di Pisa e, dal gennaio di
quest’anno, a coordinare il "Centro per la diffusione della
cultura e della pratica musicale", sempre per l' Università di
Pisa.
Sarà quindi un incontro dal taglio molto particolare, incentrato su due donne così diverse fra loro, per epoca, status, modo di vivere la passione, ed anche per scrittura musicale, eppure entrambe capaci di scegliere la morte come forma di libertà personale estrema. Tosca, affermata cantante nella Roma papalina dopo la caduta della Repubblica romana, è l’innamorata gelosa del pittore Mario Caradossi, di cui non condivide gli ideali ma per il quale è disposta a sacrificarsi fino ad uccidere il suo aguzzino, il barone Scarpia; l’altra è una sigaraia, una gitana, che della libertà d’amare ha fatto la propria bandiera, incapace di gelosia e assai restia a tollerare le gelosie altrui, donna forte e determinata, che saprà incantare il tradizionalista e tradizionalissimo Don Josè, per poi scaricarlo quando l’amore di lui interferirà pesantemente con le sue scelte di vita.
Questi e molti altri temi legati a queste due donne dalla potente personalità e al loro posto nella storia dell’opera saranno gli argomenti trattati nell’incontro.
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