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venerdì 24 gennaio 2025

COSE STRANE E POSTI ASSURDI — il Blog di Blue Lama

Blue Lama

Prima di qualunque altra cosa, io sono una viaggiatrice. L'illuminazione arrivò in terza elementare grazie a Goscinny e Uderzo: lessi "Asterix e Cleopatra" e dentro di me si spalancó una voragine di curiosità. A 16 anni Baudelaire mi fornì la chiave di quel desiderio: "I veri viaggiatori partono per partire...". Da tutta la vita, anche senza un perchè, io vado. Non esiste luogo sulla Terra che possa deludermi.

Il cielo è blu sopra Pechino

di Blue Lama - domenica 08 dicembre 2024 ore 00:05

Il tempio del Cielo a Pechino - foto Blue Lama

Quando, lo scorso Agosto, arrivai a Pechino, mi resi conto subito che c'era qualcosa di diverso rispetto al mio primo viaggio in Cina, nel 2012. Tuttavia, lì per lì, non riuscii a mettere a fuoco di cosa si trattasse. Fu mio marito a farmelo notare, il giorno dopo il nostro arrivo: "In questa città circolano solo mezzi elettrici - mi disse mentre camminavamo lungo il viale, trafficatissimo, che porta al tempio del Cielo - Auto, furgoni, scooter... sono tutti elettrici". Trassi un respiro profondo dal naso e capii. L'aria. Era l'aria a essere diversa. Mancava lo smog.

Pechino è una città splendida e mi sembrò bellissima anche la prima volta che la vidi. Ma l'aria, nel 2012, era irrespirabile. Ricordo maratone massacranti fra monumenti e palazzi, annaspando per il caldo amplificato a livelli intollerabili dai gas di scarico di milioni di tubi di scappamento e di chissà cos'altro; i panorami urbani si dissolvevano in una cappa di foschia, l'orizzonte appariva ristretto, il cielo era perennemente bianco-grigio. 

Quest'anno a Pechino ho trovato un caldo identico a quello del 2012. Ma il cielo no, il cielo è cambiato. È limpido. E di un azzurro meraviglioso.

La Città proibita a Pechino - foto Blue Lama

La Cina è grande piú del doppio dell'Europa.  E' il primo Paese al mondo per le emissioni di gas serra e ancora oggi le fonti fossili di energia, a partire dal carbone, sono considerate strategiche e utilizzate, paradossalmente, anche per la produzione industriale di tecnologie green che poi vengono esportate in tutto il pianeta.

Ma al tempo stesso la Cina è anche il Paese del mondo che investe maggiormente nella transizione energetica, dall'economia circolare agli impianti di energia rinnovabile all'elettrificazione dei trasporti, quest'ultima in fase già avanzata soprattutto nelle grandi aree metropolitane, come Shangai e Pechino che, da sole, mettono insieme una sessantina di milioni di abitanti. L'equivalente dell'intera popolazione italiana.

Traffico in piazza Tienanmen - foto Blue Lama

In questo processo rientrano ovviamente anche servizi di trasporto pubblico modernissimi ed efficienti, le metropolitane di Pechino e Shangai sono fantastiche, i treni spaccano il minuto. Nelle città, viste le distanze, è molto diffuso anche il noleggio di scooter elettrici. Nelle ore di punta, migliaia di motorini elettrici sfrecciano su corsie preferenziali a loro riservate e possono coprire lunghi tragitti in tempi piú rapidi rispetto alle auto.

Corsia preferenziale per scooter a Xi'an - foto Blue Lama

Corsia preferenziale per scooter a Xi'An - Foto Blue Lama

A fine uso, gli scooter noleggiati vengono posteggiati esclusivamente nelle aree dedicate, incolonnati a centinaia come soldatini. Per tutta la durata del viaggio non sono riuscita a vederne uno fuori posto

Ho poi scoperto che gli scooter cinesi sono dotati di una tecnologia che consente di identificare in tempo reale i conducenti indisciplinati e che la multa corrispondente (salata) viene addebitata nel giro di pochi secondi sul conto corrente collegato al loro documento di identitá. In pratica chi non rispetta le regole non fa in tempo a tornare a casa che ha giá pagato, in automatico, la contravvenzione. Nessuno sgarra, chissà come mai.

Area di sosta per scooter elettrici a Guilin - foto Blue Lama

La Cina è immensa e complessa, da una parte grande inquinatrice, dall'altra lanciatissima in un processo di modernizzazione che si basa, ormai da anni, sulla transizione energetica e le rinnovabili. Come si spiega questa contraddizione? Una chiave di lettura interessante me l'ha data l'evoluzionista Telmo Pievani. "I cinesi hanno enormi riserve di carbone e investono ancora su questa fonte di energia - mi ha spiegato - Ma hanno deciso di puntare anche sull'elettrificazione perchè hanno capito dove sta andando il mondo. Loro vogliono farsi trovare pronti".

Noi europei invece siamo ancora impegnatissimi a disquisire se la transizione energetica sia un miraggio o una minaccia, auto elettriche sí-auto elettriche no, pale eoliche sí-pale eoliche no e cosí via tentennando. Dubitiamo, cincischiamo, rimandiamo. Di sicuro, non ci faremo trovare pronti. E invece la salvezza, ovunque stia andando il mondo, è tutta lí.

Bicliclette lungo il fiume Li - foto Blue Lama

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