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Attualità lunedì 26 maggio 2025 ore 15:00
Un memorial per ricordare Mattia Simonetti

Insieme ai tornei in memoria di Fiorentini e di d'Angelo, il calcio cascinese accoglie anche la nuova competizione per ricordare il giovane scomparso
CASCINA — Dal 29 Maggio al 1° Giugno il calcio giovanile torna a Cascina per i due tornei intitolati alla memoria di Mattia Simonetti, dedicato ai Giovanissimi e alla sua prima edizione, di Fabio Fiorentini, per gli Esordienti A giunto alla decima edizione, e infine a Giovanni d'Angelo, per gli Esordienti B arrivato alla 15esima edizione.
A organizzare l'appuntamento sono l'Atletico Cascina e il Gruppo sportivo Bellaria Cappuccini di Pontedera. "Da quarant'anni - ha detto Sandro Castagna, presidente dell’Atletico Cascina - Cascina organizza importanti tornei giovanili e quest’anno siamo lieti di annunciare una novità: il primo memorial Mattia Simonetti, figlio di Manuel, allenatore della prima squadra dell’Atletico Cascina. Questo torneo va a sostituire il Martinelli, che cessa dopo 39 edizioni per volontà della famiglia".
Il memorial d'Angelo è dedicato a Giovanni d'Angelo, scomparso nel 2010 e la cui famiglia organizza, da anni, iniziative rivolte ai bambini. Per quanto riguarda il memorial Fiorentini, questo è dedicato a una figura nota nel panorama calcistico toscano, presidente regionale della Figc.
"Porto i saluti di tutta la società Bellaria Cappuccini. "Siamo contenti di prendere parte a questa collaborazione - ha detto Marco Manetti, direttore generale della Bellaria - l'aspetto che mi piace risaltare è che al di là della rivalità sul campo, che rimane, stavolta ci mettiamo in discussione al fianco di persone che parlano la nostra stessa lingua".
A rappresentare l’amministrazione comunale c’era il sindaco Michelangelo Betti. "Ringrazio l’Atletico Cascina perché ha raccolto un testimone importante, la tradizione di un torneo di livello nazionale per il calcio giovanile a Cascina che va avanti da decenni - ha aggiunto il sindaco Michelangelo Betti - ci poteva essere il rischio che questa tradizione si perdesse, invece, grazie all’Atletico, questa tradizione va avanti in un comune come il nostro in cui la pratica sportiva serve anche a fare comunità".
"Quando perdi un figlio, rimani un po’ sospeso - ha concluso Adriana, la madre di Mattia -questo torneo è stato voluto anche da noi perché è un modo per continuare a occuparci di Mattia. La cosa che mi fa piacere dire è che non ci occupiamo di lui solo io e Manuel ma l’intera comunità perché Mattia ora è diventato figlio di tutti".
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