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Cultura lunedì 11 novembre 2019 ore 09:16
Il Pisa book fest chiude con migliaia di presenze

Pisa per quattro giorni epicentro della letteratura con il Book Festival numero 17, che ha avuto migliaia di visitatori al Palacongressi
PISA — Migliaia di visitatori e 200 eventi in quattro giorni, 160 espositori da tutta Italia e dalla Corsica, più di diecimila libri negli stand degli editori e una babele di lingue e letterature alla diciassettesima edizione del Pisa Book Festival, che ha avuto come ‘Paese’ ospite l’Europa e che ieri pomeriggio ha chiuso con un bilancio finale ancora una volta dal segno positivo.
Una edizione che ha incuriosito il pubblico e ottenuto l’attenzione dei media per l’attualità e l’importanza dei temi affrontati e presentati in focus, speciali e incontri con gli autori. Oltre a una grande partecipazione alle conversazioni con i grandi nomi della scena nazionale – da Sandro Veronesi a Marco Malvaldi e Marco Vichi, da Lina Bolzoni a Franco Cardini e Giulietto Chiesa, da Benedetta Tobagi a Emanuele Trevi e Sebastiano Mondadori – si registra il forte interesse dei visitatori agli eventi speciali: l’anniversario della Caduta del Muro di Berlino (incontri con gli scrittori dell’Est Europa), gli omaggi a Dario Fo e Franca Rame, a Napoleone Bonaparte, alla nuova traduzione del Diario di Anna Frank e alla monumentale biografia di Oscar Wilde.
Lucia Della Porta, fondatrice e direttrice del salone degli editori indipendenti, dà appuntamento a editori e lettori all’anno prossimo, novembre 2020, per una diciottesima edizione rivoluzionaria ma ancora top secret: “Obiettivo raggiunto anche quest’anno. Siamo felici in primo luogo per il grande parterre di editori, fra conferme e nuovi acquisti. Il nostro salone si connota per l’alta qualità degli espositori e del loro importante lavoro di ricerca e di cura in titoli, contenuti e cataloghi. Grazie alla loro presenza e a un imponente lavoro di squadra, il Pisa Book Festival è un fiore all’occhiello nel panorama dell’industria culturale italiana. Dal nostro salone lanciamo come ogni anno un appello alle istituzioni del nostro Paese perché la piccola e media editoria possano essere sostenute e valorizzate”. “Come sempre anche quest’anno e forse più del solito, il pubblico di Pisa ha premiato il lavoro di noi organizzatori e dei curatori nel creare un programma grazie al quale il festival è cresciuto e riesce a far sognare il pubblico”.
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