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Attualità venerdì 09 dicembre 2022 ore 08:00

Differenziata, "Trend sempre in crescita"

Nel 2021 Pisa supera la soglia del 65% e si posiziona al terzo posto tra i capoluoghi di provincia. L'anno precedente era al 62%



PISA — Con una percentuale di raccolta differenziata del 65,78 per cento nel 2021, Pisa si posiziona al terzo posto tra i capoluoghi di provincia in Toscana e supera la soglia di legge del 65%.

Un trend in crescita, con tre punti percentuali in più rispetto al 2020(62%), e 4 in più rispetto al 2018 e 2019 (61%). E’ quanto emerge dai dati verificati dall'Agenzia regionale recupero risorse e certificati con decreto regionale.

“Il risultato del 2021 che vede Pisa al terzo posto tra i capoluoghi di provincia toscani con il superamento della soglia di legge del 65% – commenta l’assessore all’ambiente Filippo Bedini - ha un grande valore se si tiene conto che Pisa ha, a fronte di circa 90.000 residenti, migliaia di studenti delle sue università e un imponente flusso turistico sia nel centro storico che nel litorale nei mesi estivi, oltre che un aeroporto internazionale e un importante polo ospedaliero, che porta ad una produzione di rifiuti pro capite tra le più alte d'Italia (723 kg/abitante anno). In una realtà così complessa ed articolata, con molteplici modalità di raccolta sul territorio che devono rispondere alle esigenze delle diverse utenze, anche un aumento di pochi punti percentuali richiede uno sforzo organizzativo e un impegno rilevante”.

“Il risultato conseguito a Pisa assume dunque – prosegue Bedini - un valore ancora più importante se teniamo conto che il trend di questi 4 anni di amministrazione del centrodestra è stato costantemente in crescita, dal 61 a oltre il 65. Questo grazie a uno sforzo quotidiano della direzione ambiente -che ringrazio-, e nonostante le difficoltà enormi degli ultimi due anni, da quando si è messo in moto il meccanismo Ato Costa - Retiambiente. Purtroppo ancora non si sono visti in termini pratici i tanto decantati benefici che questo sistema di governo di raccolta rifiuti e igiene urbana avrebbe dovuto portare. Anzi, se possibile sono aumentate ulteriormente le difficoltà a livello burocratico”.

“Le prospettive, quindi – conclude Bedini - sono quelle di ritrovare come Comune un po' di agibilità all'interno di questo meccanismo. Ma la sfida più grande è quella di ridurre le zone servite dal porta a porta mantenendo il trend del dato sulla raccolta differenziata in crescita e creare le condizioni per arrivare finalmente alla tariffazione puntuale. Un obiettivo difficile con tutte le diverse modalità di raccolta che abbiamo sul nostro territorio, per raggiungere il quale confidiamo nell'aiuto concreto e fattivo proprio di Ato Costa e Retiambiente”.


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