Pisa Sporting Club martedì 16 settembre 2025 ore 14:30
Padovano, “Napoli da scudetto, Pisa credici”

Doppio ex dell'incontro, l'attaccante in esclusiva, "Pisa società modello, realtà che mi piace. Il mio record di 11 gol? Spero qualcuno lo batta".
PISA — Michele Padovano è stato protagonista all'inizio degli anni Novanta con le maglie di Pisa e Napoli. A Pisa, nella stagione 1990-91, visse la sua prima esperienza in Serie A, segnando 11 gol che gli aprirono la strada verso la carriera ad alti livelli, oltre ad essere ancora il record di gol segnati in Serie A da un attaccante nerazzurro. Nella settimana che porta a Pisa-Napoli, abbiamo raccolto le sue parole in esclusiva.
Padovano, che partita sarà Pisa-Napoli?
"Mi auguro che il Pisa possa fare bene, meriterebbe qualche punto sicuramente in più. Non è questa la partita dove deve fare i punti perché secondo me è molto difficile. Il Napoli è una squadra troppo forte sotto tutti i punti di vista. Quest'anno si è migliorata tantissimo e sono curioso di vederla anche in Champions perché Antonio Conte deve dimostrare di essere un grandissimo sotto tutti i punti di vista. Io credo che lo sia, ma gli manca quel pezzettino e quest'anno con il Napoli può riuscirci perché ha una corazzata non indifferente".
Lo vincerà il Napoli lo scudetto?
"Sì, senza dubbio, Napoli a mani basse. Non sarà come l’anno scorso con la corsa fino all’ultima giornata. Secondo me lo vincerà molto prima".
Il Pisa invece è tornato in Serie A dopo 34 anni. Che impressione le ha fatto?
"Il Pisa è una realtà che mi piace, è partita non benissimo purtroppo e questo non è proprio bello perché chiaramente prima di fare i punti è meglio è ma la proprietà secondo me è una proprietà solida che mi piace come si sono divisi i compiti, cioè gli americani che mettono i soldi per una buona percentuale e gli italiani che hanno il management quindi è loro che gestiscono, mi sembra di aver intuito".
Che idea si è fatto del mercato nerazzurro?
"I giocatori come Albiol sono in là con gli anni ma portano l’esperienza giusta. Abbiamo visto Modric cosa ha dato al Milan. Spero che Albiol possa fare lo stesso. È chiaro però che a quell’età diventa tutto più complicato, lo dico per esperienza: da un giorno all’altro perdi velocità, spunto, la voglia di allenarti. Mi piacerebbe rivedere una Serie A come la nostra, quando i più forti del mondo venivano a 20 anni e non a 40. Penso a Simeone al Pisa: la personalità che aveva a 18 anni non l’ho più rivista in nessun giovane".
Giovani che spesso faticano anche a livello di motivazione. Si parla tanto anche della Nazionale. Che ne pensi delle parole di Gattuso sul ricreare lo spirito del gruppo di Lippi, non è una sconfitta per il movimento italiano?
"Gattuso ha fatto di necessità virtù. Ha visto che molti giocatori non rispondevano alle convocazioni anche per piccoli problemi. Sono assolutamente d’accordo: bisogna ricreare l’attaccamento alla maglia che oggi sembra sparito. Non c’è grande qualità e qualcuno pensa che la Nazionale sia un peso più che un onore. Io la notte prima non dormivo dall’emozione. Bisogna ritrovare quell’ambiente lì, che adesso manca".
Come ha seguito il percorso del Pisa fino al ritorno in Serie A in questi anni travagliati?
"Guarda devo dire che gli vanno fatti complimenti alla proprietà perché hanno fatto un percorso importante. Volevano arrivare in Serie A dall'inizio e ci sono riusciti. Adesso arriva il più difficile perché mantenersi è sempre molto dura. Quindi io mi auguro che possano fare quello che ha fatto il Como ad esempio. La proprietà è solida quindi quando c'è solidità economica, se c'è unità di intenti e ci sono le persone giuste al posto giusto che lavorano in maniera competente secondo me il risultato non scappa e quindi mi aspetto dalla proprietà Pisa che riesca a fare qualche cosa di importante compreso lo stadio che ho sentito in maniera molto marginale ma credo che lo vogliano fare".
Un pensiero per Pisa e i suoi tifosi?
"Ho un ricordo eccezionale, una piazza straordinaria che supportava sempre anche nei momenti di difficoltà. Per me era il primo anno di Serie A e mi ha permesso di entrare nel calcio che conta".
Cosa ricorda di quella stagione?
"A fine stagione andai a Napoli, ma mi spiace che quell’anno non ci salvammo. Se non fosse andato via Lucescu avremmo avuto buone chance. Ho un ricordo bellissimo della città e della società, seguo sempre i risultati".
C'è anche un record da battere. Quei suoi 11 gol in Serie A con la maglia del Pisa.
"I miei 11 gol in Serie A restano un ricordo speciale: spero che qualcuno li superi già quest’anno, significherebbe che la salvezza è più vicina. È un record che tengo stretto ma mi auguro che un giocatore del Pisa lo batta"
Michele Bufalino
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