Attualità martedì 22 marzo 2022 ore 10:08
A tre giovani studiose il Premio "Paola Bora"

Il premio promosso dalla Casa della donna assegnato quest'anno a Claudia Marsulli, Serena Mocci e Romina Rossi. La cerimonia in Sapienza
PISA — L'aula magna storica della Sapienza ha ospitato ieri la cerimonia di assegnazione della seconda edizione del Premio "Paola Bora", promosso dalla Casa della Donna per sostenere studiose e studiosi del campo degli studi di genere. Anche quest'anno hanno collaborato i tre Atenei pisani Scuola Normale Superiore, Università di Pisa, Scuola Superiore Sant'Anna, la Società italiana delle storiche e per la prima volta anche la Società italiana delle letterate e la Provincia di Pisa.
Tre le vincitrici di questa seconda edizione: Claudia Marsulli per la categoria tesi di laurea e, ex aequo, Serena Mocci e Romina Rossi per la categoria tesi di dottorato. A ognuna di queste brillanti studiose è andato un riconoscimento di 3mila euro.
Claudia Marsulli è risultata vincitrice con la tesi di laurea dal titolo "Manifesto: ipotesi per una categoria analitica. Profili letterari italiani tra genere e genre", discussa presso la Scuola di Lettere e Beni culturali dell’Università di Bologna, all’interno del Corso di laurea in Italianistica, Culture Letterarie Europee e Scienze Linguistiche.
La tesi di Storia delle dottrine politiche di Serena Mocci, dal titolo "Domesticità e impero statunitense. Genere, razza e classe nel pensiero politico di Lydia Maria Child e Margaret Fuller", è stata discussa presso l’Università degli Studi di Bologna, Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali.
L'altro premio ex aequo per tesi di dottorato è andato a Romina Rossi per la tesi “The Dearest Enemy. A Psychoanalytical Approach to the Values of the Maternal in Hinduism”, discussa presso l’Istituto Italiano di Studi Orientali dell’Università di Roma La Sapienza, all’interno del dottorato di ricerca in Civiltà dell’Asia e dell’Africa- Curriculum Subcontinente Indiano e Asia centrale (XXXI ciclo).
Il Premio nasce per ricordare la figura di Paola Bora, presidente della Casa della Donna dal 2011 fino al 2015, anno della sua scomparsa, e stimata studiosa e docente di antropologia filosofica e antropologia di genere rispettivamente presso gli Atenei della Scuola Normale Superiore e dell'Università di Pisa.
Prezioso è stato il lavoro della commissione che ha selezionato le tre tesi vincitrici e che per questa seconda edizione era composta da Stefania Pastore ed Elisa Donzelli (Scuola Normale Superiore), Barbara Henry ed Elisa Piras (Scuola Superiore Sant’Anna), Renata Pepicelli e Caterina Di Pasquale (Università di Pisa), Massimo Stella (Università di Venezia), Tiziana Noce e Vinzia Fiorino (Società italiana delle storiche), Adriana Chemello (Società italiana delle letterate). Giovanna Zitiello e Denise Atzori, della Casa della donna di Pisa, hanno coordinato i lavori della commissione.
Numerose le tesi candidate a questa seconda edizione del Premio: 59 in totale, suddivise tra 44 di tesi di laurea e 15 di dottorato. Tutte verranno catalogate e conservate negli archivi della Biblioteca “Anna Cucchi”, per essere consultabili liberamente. Le tre tesi vincitrici sono state scelte, dopo attenta lettura e analisi, per la finezza interpretativa e l'originalità, per l'accuratezza e l'attenzione e per l’equilibrio dell’impianto.
La presidente della Casa della donna, Carla Pochini, si è detta "felice di poter premiare per il secondo anno consecutivo giovani e brillanti studiose, e di poter continuare a farlo in memoria della nostra cara amica Paola Bora". Ha inoltre ringraziato i tre Atenei, la Società delle storiche e la Società delle letterate e la Provincia di Pisa per aver accolto anche quest'anno la proposta dell'associazione.
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