Politica giovedì 20 novembre 2025 ore 11:00
Assistenza specialistica, "Futuro incerto"

Il servizio per la disabilità dovrà essere riorganizzato dopo lo scioglimento della Società della Salute. Lacroce: "Nessuna indicazione dal Comune"
PISA — La questione dell'assistenza specialistica dedicata agli alunni con disabilità torna alla ribalta. Durante l'ultima seduta della seconda commissione consiliare, infatti, la consigliera Emilia Lacroce ha posto il tema strettamente legato all'uscita del Comune dalla Società della Salute.
Era infatti il consorzio dei Comuni a gestire l'assistenza e, dalla sua dissoluzione, il servizio dovrà essere riorganizzato. "Da Maggio attendiamo di conoscere le modalità future del servizio - ha detto Lacroce - l'uscita dalla Società della Salute è una scelta grave e miope, assunta proprio mentre il bisogno cresce in modo significativo: nella provincia di Pisa si contano 2.696 alunni con disabilità, di cui 1.349 con gravità".
L'opposizione de La Città delle Persone, per questo, accusa l'amministrazione di non saper dare risposte rispetto alla futura organizzazione. "Hanno provato a scaricare la colpa sulla Provincia e sulla Regione, ma ora è chiaro a tutti che la responsabilità è del loro Governo: se non aumentano i trasferimenti dedicati, i Comuni hanno margini di intervento molto limitati - ha aggiunto - per questo, riteniamo ancora più incomprensibile l’atteggiamento del Comune. La risposta fornita oggi dall’assessora Bonanno è stata inadeguata: nessuna indicazione chiara sulle modalità con cui il servizio verrà garantito".
"Per l’ennesima volta, usciamo da una commissione senza sapere quali siano le intenzioni dell’amministrazione sul futuro dell’assistenza specialistica, allo scadere dell’accordo attualmente in vigore - ha concluso la consigliera - è un vuoto di programmazione e visione pluriennale che rischia di scaricarsi sulle famiglie, sulle scuole e sugli stessi lavoratori e lavoratrici del settore. Chiediamo al sindaco Conti di assumere finalmente un ruolo attivo, schierandosi al fianco di Anci e dei Comuni nella richiesta di un aumento stabile e significativo del Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità".
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