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Politica lunedì 23 dicembre 2024 ore 15:00
Base militare, "È un appaltificio pubblico"

Il gruppo consiliare Diritti in comune, dopo la seduta in Commissione Bilancio, denuncia gli emendamenti approvati sull' affidare incarichi a esterni
PISA — "Nella seduta in commissione Bilancio tenutasi per discutere la manovra finanziaria del 2025 è stato approvato uno specifico emendamento proposto dal Governo per l'intervento relativo alla realizzazione del primo lotto funzionale della nuova sede dei reparti di eccellenza dell'Arma dei Carabinieri, prevista nell'area all'interno del Parco Naturale di San Rossore".
Inizia così la nota di Diritti in comune, che porta l'attenzione sul testo della Legge di Bilancio dove è stato aggiunto un comma, che per dare attuazione al Pnrr e snellire le procedure, "concede - hanno spiegato - un nuovo ingiustificato potere al Commissario straordinario Massimo Sessa, presidente del Consiglio Superiore dei Lavori pubblici per realizzare questa nuova infrastruttura militare. Si prevede, infatti, la possibilità di affidare incarichi a esperti esterni all'amministrazione pubblica in deroga alle norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche".
Secondo Ciccio Auletta e gli altri membri del gruppo "il Commissario Straordinario avrà quindi la possibilità di affidare incarichi a 5 esperti, a suo piacimento, per importi per ciascuno fino a 50mila euro annui. Se pensiamo all'orizzonte della durata dei lavori, indicato in 10 anni nella Commissione parlamentare, possiamo facilmente calcolare un aumento della possibilità di spesa ed aumento dei costi per la cittadinanza di altri 2 milioni e mezzo di euro messo in mano ad una sola persona. Un pericolosissimo atto - ha sottolineato - che apre la strada a scenari purtroppo tristemente noti nel nostro paese e che caratterizzano il mondo delle grandi opere con il proliferare dei costi per le consulenze".
Nella tutela dell'interesse pubblico Diritti in comune ritiene indispensabile che il Commissario Straordinario Massimo Sessa debba rendere conto del proprio operato. "Siamo fermamente convinti - concludono - che questo provvedimento acclari ancora di più l'urgenza e la strategicità del Governo che sta investendo sulla costruzione di questa infrastruttura bellica e ci impegniamo a portare avanti il lavoro di controllo e trasparenza. Ribadiamo che per noi l’obiettivo è lo stralcio integrale della previsione di spesa da 520 milioni di euro per l'intera nuova infrastruttura militare prevista in provincia di Pisa".
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