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Politica giovedì 12 maggio 2022 ore 18:30

La base militare si farà ma tramonta l'ipotesi Coltano

Giani, Conti e Guerini

Il sindaco di Pisa e il presidente della Toscana hanno incontrato il ministro della Difesa per ridefinire il progetto in un'area fuori dal Parco



PISA — Oggi, al Ministero della Difesa, si è svolto l'atteso incontro tra il sindaco di Pisa, Michele Conti, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e il ministro Lorenzo Guerini, per parlare della ridefinizione del progetto della base militare del Gis e altri reparti dell'Arma dei Carabinieri, inizialmente pensata a Coltano.

In questo incontro, durato circa un’ora, "è stato deciso - hanno fatto sapere dal Comune di Pisa - che verrà emanato un decreto ministeriale che istituisce un tavolo operativo composto da task force immobili del Ministero della Difesa, Regione Toscana, Provincia di Pisa, Comune di Pisa, Ente Parco San Rossore, Migliarino Massaciuccoli e comando dell’Arma dei Carabinieri. Il tavolo formale avrà il compito di individuare ipotesi alternative al centro polifunzionale di 70 ettari, riallocando sul territorio le funzioni dei vari reparti dei Carabinieri, ma al di fuori del Parco, a eccezione del borgo di Coltano che potrà essere inserito nel progetto attraverso rigenerazione urbana degli immobili di proprietà pubblica".

"Sono rimasto soddisfatto dell’incontro che avevo richiesto con il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini per fare il punto sulla base di Coltano - ha riferito il sindaco Conti al termine della trasferta romana -, facendo presente che il Comune di Pisa non poteva rimanere all’oscuro del processo decisionale a differenza dell’Ente parco che era a conoscenza del progetto già da un anno". 

"L’ipotesi iniziale della cittadella militare da 70 ettari nella campagna di Coltano è definitivamente tramontata - ha quindi annunciato il primo cittadino - come avevo chiesto a gran voce ed è stato deciso che un decreto ministeriale istituirà un tavolo operativo a cui siederanno enti locali, ministero e comando dell’Arma per individuare ipotesi alternative nel comune di Pisa, ma fuori dal Parco".

Per Conti si tratta di "Una vittoria su tutti i fronti" . "Abbiamo difeso il territorio nella sua sostenibilità - ha argomentato - e proposto soluzioni per mantenere i carabinieri sul nostro territorio. Ho assicurato al Ministro la mia disponibilità a collaborare per trovare in tempi rapidi una soluzione positiva per tutti, per l’Arma e per la comunità pisana".

“Esprimo soddisfazione – questo il commento di Eugenio Giani - per un incontro proficuo e costruttivo che ha instaurato un metodo di riflessione congiunta, di concertazione, per la migliore individuazione del sito ove realizzare l’ecostruttura dei Carabinieri che possa nel territorio pisano insediare la sede del Gis in armonia con le esigenze della miglior pianificazione urbanistica. L’impegno dei Carabinieri merita il massimo rispetto e ringrazio il ministro Lorenzo Guerini per la disponibilità a favorire una soluzione che lasci a tutti soddisfazione”.

Di tutt'altro avviso i promotori del Movimento NoBase, il cui motto è "Né a Coltano né altrove", che in occasione dell'incontro odierno hanno effettuato presidi di protesta tanto a Roma quanto a Coltano.

Il presidio del Movimento NoBase a Roma

"Ancora una volta le istituzioni si blindano nelle segrete stanze - hanno commentato dal movimento -, per portare avanti progetti di devastazione del territorio su cui vogliamo essere chiari: per questo non c'è compensazione, spezzettamento, diversa collocazione per noi accettabile. Questa base non s'ha da fare e le risorse vanno riorientate sulle vere emergenze: la sanità, la scuola, il lavoro, il cambiamento climatico, non possiamo permetterci di sprecare centonovanta milioni di euro in un progetto così insostenibile. Per questo oggi, da Pisa a da Roma lanciamo l'appuntamento per una grande mobilitazione nazionale a Pisa per il prossimo 2 Giugno".

"Aspettiamo fatti e trasparenza". Così dal Comitato per la difesa di Coltano (Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli), che "prende atto di quanto emerso dall'incontro tra ministro, Regione e Comune". "L'assurdità del progetto, che è ancora incardinato in un atto pubblicato in Gazzetta Ufficiale - hanno ricordato dal comitato -, è stata evidente anche a chi lo ha proposto e a chi ne conosceva la dimensione e l'impatto. Dopo tante proteste, una mobilitazione informata e tenace e centinaia di migliaia di firme raccolte, si è finalmente compreso come non fosse possibile realizzare all'interno di un parco questa cittadella monstrum"

"Chiediamo dunque, di nuovo, il ritiro del decreto - hanno ribadito dal comitato -, che a questo punto è un atto di coerenza istituzionale dovuto. E chiediamo che alle parole sia dato un senso reale e la massima trasparenza di tutte le istituzioni nel rapporto con la città. Ribadiamo la contrarietà a fare del borgo di Coltano un insediamento militare e la necessità della valorizzazione della Stazione Marconi e della Villa Medicea, delle Stalle del Biontalenti e di edifici storici come la scuola Diaz, in coerenza con le attività del Parco. L'iniziativa nostra è dei cittadini per la tutela del Parco Naturale e di Coltano non verrà meno, anzi sarà intensificata".

"La soluzione emersa oggi dall'incontro a Roma mi pare davvero la più ragionevole - ha invece commentato Antonio Mazzeo, presidente del consiglio regionale -. L'obiettivo è lasciare intatto il parco nel suo pieno valore di sostenibilità ambientale e allo stesso tempo trovare spazi idonei per tutte le esigenze delle forze logistiche. Insomma i cittadini sono stati ascoltati e ora parte un percorso fatto di condivisione col territorio. Credo che sia una giornata importante per Pisa. Non certo un punto di arrivo ma un punto d'inizio per guardare con speranza e ottimismo alle scelte che saranno fatte nei prossimi mesi".


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