Politica venerdì 31 gennaio 2025 ore 12:30
Bocciata mozione contro tagli all'assistenza

Insorgono le opposizioni, "pagina nera per la città di Pisa". La replica della maggioranza, "responsabilità di Regione e Provincia"
PISA — La mozione popolare per il ripristino dell’assistenza specialistica agli studenti con disabilità nelle scuole superiori è stata bocciata ieri dal Consiglio comunale di Pisa. La proposta, sostenuta da genitori, docenti e operatori del settore, chiedeva al Comune di farsi portavoce presso Regione e Governo per ottenere risorse stabili per un servizio essenziale, senza alcun impegno di spesa diretto.
Matteo Trapani, consigliere comunale e capogruppo del Pd, ha espresso la sua contrarietà a quanto avvenuto: "Alla mozione di iniziativa popolare, firmata da centinaia di genitori, docenti e operatori, che chiedevano impegno alla Regione e al Governo per sostenere economicamente l'assistenza specialistica per persone disabili, hanno detto un sonoro no - ha dichiarato Trapani -. La motivazione? Non si può andare contro al Governo e chiamarlo in causa. Non si può chiedere al Sindaco di farsi promotore di questa battaglia. Una vergogna inaudita".
Così il capogruppo del Pd ha rincarato la dose: "Noi non abbiamo avuto problemi a votarla anche se uno dei soggetti che devono agire per risolvere la questione è la Regione. Questione non solo di dignità ma anche di rispetto per centinaia e centinaia di persone e soprattutto per quelle bambine e bambini che necessitano di assistenza. Molti consiglieri di destra alla fine avevano anche cambiato idea, altri se ne sono andati - ha concluso Trapani -. Ma è tornato in aula il sindaco e ha dato a tutti un diktat: si vota così. Forse glielo chiede il governo. O forse glielo chiedono i suoi vertici regionali . Quelli così moderati che lanciano la campagna per le regionali con questa orrenda posizione".
"A nome della maggioranza – spiegano i capigruppo Nerini, Costa, Pasqualino, Benedetti e Bonsangue – desideriamo sottolineare che la responsabilità della riduzione delle ore di assistenza specialistica ricade interamente sulla Regione Toscana e sulla Provincia di Pisa, enti che avrebbero dovuto garantire adeguati finanziamenti per far fronte a questa esigenza."
La maggioranza precisa inoltre di aver proposto emendamenti alla mozione per meglio chiarire le competenze degli enti coinvolti, ma che questi sono stati respinti dai proponenti, impedendo così una convergenza sul testo. "Abbiamo chiesto la sospensione del Consiglio per trovare un accordo con i proponenti, ma il rifiuto di accettare i pochi emendamenti volti a chiarire le effettive responsabilità è stato per noi motivo di profonda delusione."
I consiglieri di maggioranza denunciano inoltre la strumentalizzazione politica del problema: "Siamo stati esclusi fin dall’inizio dall’analisi del fabbisogno e dalla stesura della mozione, mentre la minoranza ha avuto il tempo e il modo di lavorarci. Ci chiediamo se questo problema sia stato sollevato ad arte solo per Pisa."
Il centrodestra rivendica l’operato del Comune di Pisa, che "ha sempre garantito risorse adeguate per l’assistenza nelle scuole di propria competenza, evitando situazioni simili a quelle delle superiori. Il nostro impegno sarà massimo affinché Regione e Provincia si assumano finalmente le loro responsabilità e risolvano una criticità che hanno irresponsabilmente generato."
“La destra ha voltato le spalle agli studenti con disabilità e alle loro famiglie – dichiara il capogruppo Luigi Sofia (Sinistra Unita per Pisa) –. Hanno detto no alla continuità dell’assistenza e alle pari opportunità educative, scegliendo di trincerarsi dietro il politicismo invece di difendere i diritti dei più fragili. Continueremo questa battaglia”. Così ha proseguito Sofia, "Hanno votato contro l’idea che il Comune debba fare pressione su Regione e Governo per garantire un servizio fondamentale. Hanno detto no alla possibilità di assicurare agli studenti con disabilità pari opportunità educative, no alla continuità dell’assistenza, no a un impegno concreto per l’inclusione scolastica. Pisa perde una grande occasione, rifiuta di voler giocare una partita fondamentale nei confronti della Regione e del Governo nazionale per trincerarsi dietro il politicismo".
Sulla stessa linea il consigliere Ciccio Auletta, che ha definito la decisione “una delle pagine più nere della storia del Comune di Pisa”. “Abbiamo sentito dire ogni tipo di bestialità, abbiamo sentito attaccare docenti, famiglie, studenti e studentesse per difendere ad ogni costo il Governo Meloni. Hanno provato a calpestare ancora una volta un diritto incomprimibile come il diritto allo studio; ma non ho dubbi, ascoltando le parole dette oggi in aula dalla rappresentante del comitato dei docenti, degli assistenti e delle famiglie contro i tagli, che vinceremo questa battaglia”, conclude Auletta.
“La bocciatura della mozione popolare è una ferita per la nostra comunità. Si è preferito tutelare il ministro invece di garantire il diritto allo studio degli studenti con disabilità.” È questo il commento di Paolo Martinelli, consigliere comunale della lista La Città delle Persone, all’indomani della discussione in Consiglio comunale sulla mozione presentata da insegnanti, famiglie e assistenti specialistici per chiedere il ripristino dei fondi per l’assistenza scolastica agli studenti con disabilità. “Non si chiedeva nulla di straordinario – spiega Martinelli – ma solo di garantire un diritto essenziale, che permette ai ragazzi con disabilità di frequentare la scuola in condizioni di pari opportunità”.
Questo infine il commento di Maria Antonietta Scognamiglio (Pd): "Un no vergognoso alla mozione di iniziativa popolare che chiedeva al sindaco di promuovere con il Governo e la Regione la richiesta di un maggiore sostegno economico per l'assistenza specialistica per gli studenti con disabilità. Una gravità che è tale proprio alla luce dei dati: gli ultimi numeri che abbiamo a disposizione confermano, infatti, l’aumento vertiginoso degli studenti con disabilità nelle scuole superiori pisane. Ad oggi sono 798 in tutta la provincia, numero che in 5 anni è salito del 67% a livello provinciale e del 60% circa nella zona pisana. Una situazione impossibile da sostenere con le stesse risorse di prima: a fronte di questa crescita, i soldi che sono arrivati dallo Stato sono rimasti invariati, esattamente come la quota della Regione. Ma mentre noi, come minoranza, abbiamo preso in carico la richiesta e faremo la nostra parte con la Regione, la maggioranza con il sindaco in prima linea ha deciso di non assumersi l’onere di questa battaglia fondamentale per il progetto di vita dei ragazzi con disabilità. Sono profondamente dispiaciuta e rammaricata".
Michele Bufalino
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