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Politica venerdì 08 ottobre 2021 ore 09:39

Pisa fuori dalla Conferenza educativa, Sce critica

Il Comune di Cascina è capofila della Conferenza zonale per i servizi educativi (Cred) e quello di Pisa non ha aderito alla convenzione



PISA — "Abbiamo appreso con sconcerto - scrivono da Sinistra Civica Ecologista di Pisa - che, alla data di scadenza del 30 Settembre 2021, il Comune di Pisa non ha votato in commissione o in consiglio comunale l’approvazione della convenzione tra i Comuni della zona educativa pisana per la gestione associata dei progetti educativi per la scuola. La Conferenza Zonale per i Servizi Educativi (Cred) mette insieme i comuni della zona pisana che attraverso convenzioni lavorano insieme, anche accantonando risorse dai propri bilanci, per pianificare i progetti educativi delle scuole dell’area".

"Il Cred - ricordano da Sce - rappresenta quindi una struttura fondamentale per il coordinamento e la realizzazione di progetti educativi, di progetti di inclusione scolastica, e raccoglie finanziamenti regionali cruciali per migliorare l’offerta educativa delle nostre scuole. La gestione delle attività del Cred per conto dei Comuni è stata svolta dalla Società della Salute fino al Settembre scorso. In seguito all’impossibilità di mantenere questa gestione da parte della SdS si è reso necessario individuare un Comune che si accollasse l’onere di gestire per conto dei comuni associati.In sede di Conferenza Zonale si è fatto avanti il Comune di Cascina che è stato l’unico a presentare una proposta di gestione. Tutti i Comuni della zona pisana dovevano quindi approvare la proposta di convenzione del Comune cascinese entro la fine di Settembre, al fine di garantire una continuità nella gestione in forma associata del Cred, e di garantire quindi una continuità nell’offerta educative per tutti gli istituti scolastici dei vari Comuni e dell’area pisana: senza una convenzione per la gestione dell’organo esecutivo del Cred, dal 1 Ottobre non sarebbero rinnovati tutti i servizi educativi finora disponibili per tutte le scuole, quali, per citare un esempio, lo sportello psicologico, servizi spesso richiesti al Cred dai dirigenti scolastici stessi, che hanno da sempre espresso riconoscenza per la quantità di progetti di supporto e i servizi alle scuole di tutti i livelli, che il Cred porta avanti".

"I Dirigenti scolastici - prosegue la nota di Sinistra Civica Ecologista - finora hanno potuto contare su una struttura che raccoglie finanziamenti e li convoglia in servizi che altrimenti gli istituti non sarebbero in grado di mettere in piedi. Ed è inutile qui rimarcare l'enorme affanno attuale delle scuole dopo questi due anni di emergenza sanitaria: affanno delle dirigenze, del personale, del corpo docente, delle ragazze e dei ragazzi e delle loro famiglie. Mentre tutti i Comuni della zona pisana (tranne Vecchiano che non votava perché sotto elezioni amministrative) hanno votato favorevolmente a questa convenzione, Pisa questa votazione e la relativa discussione non l'ha proprio affrontata, né calendarizzata nei termini necessari. Pisa è fuori, Pisa si è tirata fuori, o ha omesso di rimanere dentro". 

"I servizi del Cred verranno ridimensionati, e Pisa non godrà di quei servizi - commentano con amarezza, in conclusione, da Sce -, non ne godranno le scuole del Comune che, va ricordato, sono popolate però anche dalle ragazze e dai ragazzi che hanno la residenza negli altri Comuni dell'area, in quelli che invece stanziano fondi dal loro bilancio per rendere l'offerta educativa alle proprie ragazze e ai propri ragazzi degna di questo nome. Una decisione che lascia basiti, perché odora di ripicche e inadeguatezza istituzionale, ma che però avrà enormi conseguenze sulle bambine e sui bambini, sulle ragazze e sui ragazzi di tutte le scuole pisane. Siamo felici che molti Comuni abbiano deciso di stare dalla parte delle scuole, delle ragazze e dei ragazzi. Ci preoccupa che Pisa abbia deciso di non fare la sua parte".


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