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Politica venerdì 18 aprile 2025 ore 09:30
Il Movimento No Base rilancia la mobilitazione

Il 26 e 27 April la protesta contro la base nel Parco. “Serve trasparenza. Pisa non diventi un hub militare, né Cisam venga cementificato”
PISA — Una nuova chiamata alla mobilitazione parte da Pisa, con il Movimento No Base che ha scelto la sede dell’Ente Parco di San Rossore per rilanciare la protesta contro la costruzione della base militare nell’area del Cisam e contro ogni logica di riarmo e militarizzazione del territorio. Durante la conferenza stampa, tenutasi giovedì mattina, gli attivisti hanno presentato la richiesta ufficiale di accesso agli atti per ottenere chiarezza sulla documentazione legata al progetto, da mesi oggetto di critiche per la totale mancanza di trasparenza.
“Chiediamo di conoscere cosa si stia decidendo sul futuro di Pisa e Pontedera. Tutti gli atti sono secretati e i cittadini non hanno voce in capitolo. Eppure – ha affermato il Movimento No Base – il progetto della base al Cisam avrà un impatto devastante: 520 milioni di euro per cementificare un’area naturale protetta, con un equilibrio idrogeologico estremamente delicato”.
Nel mirino del movimento anche l’atteggiamento delle istituzioni locali. “Comune, Regione e perfino l’Ente Parco hanno sostenuto l’insediamento militare. Il presidente dell’Ente fu il primo a proporre i terreni del Cisam. È un tradimento verso chi si batte da anni per la difesa dell’ambiente e contro la crisi climatica”, si legge nella nota diffusa.
Il contesto, secondo gli attivisti, è quello di una “escalation bellica globale”, che vede l’Unione Europea destinare risorse immense al piano Rearm Europe a scapito della spesa sociale. “La sicurezza non si costruisce militarizzando i territori, ma investendo in sanità, scuola, casa, lavoro. Vogliamo una politica di pace e non di guerra”.
Il movimento ha annunciato per questo una due giorni di mobilitazione. Il 26 Aprile ci sarà un presidio davanti ai cancelli del Cisam, mentre il 27 si terrà nel cuore del Parco, presso il presidio dei Tre Pini, l’assemblea “Disarmare la Pace!”, momento di confronto tra realtà locali e nazionali contrarie al progetto.
“Pisa rischia di diventare uno dei maggiori hub militari italiani. Questo non è il futuro che vogliamo. La nostra battaglia – hanno concluso – è per la trasparenza, per il territorio e per una vera cultura della pace.”
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