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Politica sabato 28 dicembre 2024 ore 08:00
"Il Parco è un bene prezioso, va difeso"

Sul Piano Integrato del Parco l'intervento di Diritti in comune che chiede lo stop della Giunta Regionale e la riapertura del percorso
PISA — "L'Ente Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli venga subito in Prima Commissione Consiliare Permanente ad illustrare il Piano Integrato del Parco". È questa la richiesta che Diritti in comune ha depositato dopo la notizia dell’adozione del piano da parte della Giunta regionale.
"Fino ad oggi - spiegano in un nota dal gruppo consiliare - il presidente Lorenzo Bani si è sempre rifiutato di rispondere alle nostre proposte di audizione in Commissione perchè il percorso non era ufficialmente iniziato: un fatto gravissimo che purtroppo è in continuità con un percorso istituzionale, condiviso anche dai Comuni, che fa acqua da tutte le parti come abbiamo denunciato più volte. Anche lo stesso Comitato scientifico del Parco, nel proprio parere al Piano, evidenzia fortissime criticità”.
Così è grave per Diritti in comune, la decisione del Consiglio Direttivo del Parco di essere andati avanti senza recepire queste osservazioni da parte del Comitato scientifico, riguardo ad un piano in cui nei fatti si prevede, caso unico in Europa, di ridurre le superfici dell'area.
"Ed è ancora più grave - continuano - che la Giunta Giani abbia adottato comunque il piano alla luce di queste pesanti problematicità di metodo e merito. Il nuovo Piano del Parco dovrebbe diventare l’occasione per fare in modo che questa grande risorsa collettiva, indispensabile tutela ambientale, per la ricerca scientifica, per forme di svago sostenibili e formative, per produzioni di pregio a basso impatto ambientale e per il consolidamento di risorse naturali preziose come le foreste naturali, giochi un ruolo sempre più strategico nella vita culturale, economica e sociale del territorio e dell’intera Regione".
Diritti in comune pensa che Bani, al pari del Consiglio Direttivo, si debbano dimettere "per come hanno gestito - concludono - il percorso del piano, per avere proposto all’interno del Parco la realizzazione della nuova base militare e sostenuto convintamente questa soluzione sottoscrivendola anche nel tavolo inter istituzionale coordinato dal Ministero e continuando ad affermare pubblicamente che non ci sarà consumo di suolo quando è evidente, anche dai documenti ufficiali, che consumo di suolo ci sarà. Il Parco è un bene troppo prezioso che va difeso dagli interessi speculativi di pochi per immaginare un futuro sostenibile per tutto il territorio".
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