Attualità mercoledì 23 ottobre 2024 ore 07:30
Aoup, protesi innovativa per la stenosi aortica
L'Aoup è il primo ospedale in Italia a risolvere positivamente tre casi di stenosi aortica grazie all'utilizzo di moderne valvole dette Tavi
PISA — Nei giorni scorsi l'équipe della sezione dipartimentale di Emodinamica dell’Aoup diretta da Marco De Carlo, associato di Cardiologia all’Università di Pisa, ha eseguito con successo la sostituzione della valvola aortica mediante cateteri, detti Tavi, su tre pazienti affetti da calcificazione massiva della valvola aortica.
L'Azienda ospedaliera universitaria pisana risulta al momento il primo ospedale pubblico in Italia a impiantare questo tipo di valvola e sempre il primo nel centro Italia a utilizzare il nuovo filtro descritto.
"In questi casi - ha spiegato De Carlo - l’impianto delle valvole Tavi è particolarmente complesso per la difficoltà di espandere la protesi dentro una valvola nativa malformata e fortemente indurita, mantenendo al minimo il rischio di rottura della parete aortica. Il sistema che abbiamo utilizzato è attualmente il dispositivo TAVI dotato della massima forza di auto-espansione per cui è preferibile per il trattamento delle valvole bicuspidi o estremamente calcificate".
"In tutti e tre i pazienti l'impianto è risultato ottimale - ha aggiunto - con completa risoluzione della stenosi aortica, senza rigurgiti residui, grazie alla capacità di questa bioprotesi di rendere circolare il profilo delle valvole native anche quando queste sono particolarmente deformate".
Un ulteriore elemento di innovazione degli interventi in Aoup è stato l’utilizzo di un filtro di protezione embolica simile a un retino per farfalle, prodotto in Italia. I filtri servono a catturare frammenti di calcio che si possono staccare dalla valvola aortica durante l’impianto della protesi Tavi e che, andando ijn embolia nelle arterie cerebrali, possono causare un ictus.
Per queste procedure è stato fondamentale l’apporto dell’unità operativa Farmaceutica dispositivi medici che ha risposto tempestivamente al bisogno di trattamento di questi pazienti, attivando il percorso previsto dalla Regione per i dispositivi medici di nuova introduzione sul mercato.
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