Politica sabato 27 dicembre 2025 ore 16:30
L’ex sede APES in vendita per 2 milioni

Auletta attacca la giunta, "Scelta sbagliata, si svende un bene pubblico in una zona strategica che rischia la speculazione privata"
PISA — Il bando è stato pubblicato in questi giorni e prevede la vendita dell’edificio ex APES in via Fermi, a Pisa, per una base d’asta di 2 milioni di euro. Un palazzo intero, fino a pochi anni fa sede di uffici comunali, oggi viene messo sul mercato proprio mentre l’amministrazione sta acquistando nuovi spazi, come nel caso dei locali alla Sesta Porta acquistati per 994mila euro. L’operazione non è passata inosservata e ha suscitato la ferma opposizione di Ciccio Auletta, che ha definito la mossa della giunta "l’ennesima operazione della destra che governa la città e che nulla ha a che vedere con l’interesse della collettività".
Secondo Auletta, la scelta è doppiamente discutibile: da un lato si rinuncia a un bene utilizzabile, dall’altro si aprono le porte a una possibile speculazione immobiliare, in una zona centrale e delicata. "È un edificio ancora oggi potenzialmente utilizzabile – ha scritto – mentre il Comune spende risorse per acquistare altri spazi".
Il consigliere ha evidenziato come l’immobile si trovi in una posizione chiave tra la Stazione e Piazza dei Miracoli. "Una collocazione che espone al rischio concreto di un riutilizzo a fini turistici o di realizzazione di studentati privati, dopo un cambio di destinazione d’uso", ha scritto, ricordando anche il precedente tentativo di vendita a Invimit, con un progetto che prevedeva novanta posti letto a costi superiori al mercato.
Il caso, per Auletta, non è isolato: "Basti pensare al recente caso dell’ex-asilo Coccapani", ha ricordato, associando l’operazione a un quadro più ampio che include il Santa Chiara, l’ex Caserma Artale, il Dipartimento di Chimica, le ex Stallette e il recupero del Parco della Cittadella. "Tutti spazi – ha scritto – su cui incombe l’ombra dell’interesse privato".
La posizione della lista Diritti in Comune è netta: "Se si continuerà su questa strada, Pisa diventerà sempre meno accessibile ai suoi abitanti, come ormai accade da anni nella vicina Firenze. Per noi questo è inaccettabile". E da qui la richiesta politica esplicita: "La giunta Conti e la maggioranza facciano un passo indietro e ritirino subito il bando. È necessario bloccare l’ennesima operazione di svendita del patrimonio comunale e riutilizzare l’immobile per funzioni pubbliche"
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