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Cronaca sabato 31 luglio 2021 ore 17:30

"Mai seguita la pista del tunisino scomparso"

Il procuratore capo Alessandro Crini

Il procuratore Crini ricostruisce le indagini sul cadavere trovato carbonizzato e sulla scomparsa dello studente Pantaleo, difendendo gli inquirenti



PISA — Soltanto ieri, grazie alla prova del Dna, si è avuta la certezza che il corpo trovato carbonizzato domenica scorsa nelle campagne fra Orzignano e San Martino a Ulmiano, nel Comune di San Giuliano Terme, è dello studente universitario Francesco Pantaleo, 24enne di Marsala, scomparso il giorno precedente da Pisa. Un accertamento per il quale sono stati necessari diversi giorni ma, sul caso, il procuratore capo Alessandro Crini difende l'operato degli inquirenti e parla di "doveroso riserbo", assicurando che l'ipotesi che il corpo appartenesse ad un tunisino scomparso da tempo non è mai stati seriamente presa in considerazione.

"A seguito di una prima tempestiva indicazione, da parte del medico legale, nel pomeriggio di lunedì 26 Luglio - ha spiegato Crini -, relativa all’altezza del cadavere, intorno al metro e 80 e alla pelle dello stesso, in vita di colore chiaro, si provvedeva immediatamente a connettere, nel doveroso riserbo, dette indicazioni con la scomparsa del giovane studente siciliano Francesco Pantaleo, formalizzata presso la Questura di Pisa, da parte dei genitori, nello stesso pomeriggio del 26 Luglio, dopo una prima indicazione di irreperibilità formulata telefonicamente dai medesimi la sera del giorno precedente".

"Nella giornata di martedì - ha proseguito nella ricostruzione delle indagini il procuratore capo - venivano svolti accertamenti sulla scomparsa del giovane e si provvedeva, altresì, ad acquisire gli elementi utili alle comparazioni genetiche; tra i quali, con le opportune cautele, il DNA materno.Il giorno successivo, mercoledì 28 Luglio, veniva affidato l’incarico al perito genetista che, con lodevole tempestività, forniva risposta, nei termini già noti, nelle 48 ore successive".

"Nel sottolineare la pronta e sinergica risposta investigativa offerta dalla Squadra Mobile della Questura di Pisa e dal Nucleo Operativo dei Carabinieri di Pisa - ha concluso Crini -, sotto il coordinamento di quest’Ufficio, e nel segnalare che gli approfondimenti proseguono per quanto occorre, faccio presente che, nel breve lasso di tempo in cui si è sviluppata l’attività di indagine sopra descritta, nessun’altra alternativa è stata concretamente sperimentata; in particolare, la scomparsa di un soggetto di nazionalità tunisina denunciata dai parenti del medesimo, a Lucca, in data 9 Luglio 2021, si è rivelata priva di interesse investigativo, tra l’altro, per la mancata corrispondenza, nell’altezza, tra il soggetto in questione e il cadavere rintracciato a San Giuliano Terme".


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