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Politica mercoledì 08 gennaio 2025 ore 09:23
Mercato San Martino, Biondi, "No a piazza Toniolo"

Il consigliere dem, "Per noi non si può pensare ad uno spostamento in funzione di un più ampio parcheggio a disposizione"
PISA — Il dibattito sulla futura collocazione del mercato del quartiere di San Martino entra nel vivo, con posizioni critiche rispetto alla proposta di spostamento verso piazza Toniolo. Secondo i firmatari dell’appello, Marco Biondi (consigliere Comunale PD) e Anthony Mancini (presidente del comitato Mezzogiorno), l’attuale ubicazione del mercato bisettimanale del mercoledì e del sabato ha una valore che va oltre la semplice funzione commerciale. «Il mercato va visto, infatti, come una occasione spazio-temporale di aggregazione comunitaria e di socializzazione – spiega Biondi – non si può pensare ad uno spostamento in funzione di un più ampio parcheggio a disposizione».
L’obiettivo, infatti, non sarebbe solo quello di favorire un maggior afflusso di clienti, ma di conservare per i residenti un punto di ritrovo e un servizio di vicinanza, in particolare per la popolazione anziana del quartiere. Da qui la critica allo spostamento verso piazza Toniolo, giudicato un allontanamento «dal baricentro del quartiere, facendo perdere così l’opportunità per molti cittadine e cittadini anziani che risiedono nella zona e per i quali l’appuntamento bisettimanale del mercato rappresenta anche un appuntamento di socializzazione».
La riflessione sul mercato di San Martino si inserisce in un contesto più ampio, in cui il centro cittadino e i quartieri storici soffrono una progressiva perdita di vitalità, tra l’impoverimento della rete di piccoli negozi e la diminuzione della popolazione residente. L’idea alla base della proposta è che proprio i mercati cittadini possano essere uno strumento efficace per ravvivare gli spazi urbani, rendendoli più sicuri e stimolando forme di piccola economia di prossimità. «Una realtà contestualizzata e consolidata nel quartiere storico di San Martino merita di essere guardata anche da altri punti di vista», conclude Marco Biondi, che auspica «soluzioni che possano contemperare le molteplici necessità: quelle delle attività del quartiere, quelle dei residenti e quelle dei commercianti del mercato».
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