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Attualità mercoledì 04 maggio 2022 ore 17:29

Nuova base, verso una "soluzione condivisa"

Il sindaco Michele Conti all'incontro con i vertici dell'Arma: "Confermata la disponibilità a rivedere il piano in chiave riduttiva"



PISA — "I carabinieri hanno confermato la disponibilità a rivedere il piano in chiave riduttiva, riparametrando le esigenze dei reparti e riallocando altrove alcune attività: questa la considero una buona notizia".

Lo scrive su Facebook il sindaco di Pisa Michele Conti che oggi a Firenze ha partecipato alla riunione con i vertici militari durante la quale è stato illustrato il progetto della nuova base militare a Coltano. Il sindaco ha confermato la sua contrarietà "Sull’intervento proposto per decreto in quel luogo e con quelle dimensioni" ed ha quindi accolto con favore "La reale disponibilità dimostrata dall’Arma a trovare una soluzione condivisa che tenga conto delle esigenze operative dei militari e quelle che arrivano dalla comunità di Pisa".

“Pur non essendo pregiudizialmente contrario all’arrivo di una nuova base militare a Pisa, territorio che ha una lunga tradizione di convivenza con varie strutture militari che è pronta, nel caso, a rinnovare - ha aggiunto Conti in una nota diffusa da palazzo Gambacorti- ho avuto modo di fare alcune domande sulle reali necessità dell’Arma dei 72 ettari previsti a Coltano. Ho chiesto se ci fosse la disponibilità a valutare soluzioni diverse, meno impattanti e frazionate per accogliere le nuove strutture nella città di Pisa. Se ci sia modo di ospitare le nuove strutture, seguendo le linee di sviluppo che abbiamo impostato con il piano strutturale, limitando al massimo il consumo di suolo, puntando sulla rigenerazione urbana e rispettando la legge 65/2014 della Regione Toscana. Le risposte sono state positive e questo mi rassicura. Solo sciogliendo questi nodi, nel tempo, visto che quella di stamani è stata una riunione interlocutoria, si potranno valutare delle proposte alternative, utilizzando per esempio strutture militari già esistenti come il Cisam o le caserme in città”.

“Questo - ha sottolineato Conti- è un argomento che non poteva essere sviluppato nella riunione di stamani, ma che sottoporrò al Ministro della Difesa Guerini nell’incontro già fissato per il 12 Maggio. Il Ministro, che non ha condiviso con gli enti locali e con il territorio, la scelta impattante di una nuova base, dovrà dare anche delle risposte alla città di Pisa come intende razionalizzare e organizzare la presenza di strutture e reparti militari in città; cosa succederà alla Gamerra (Smipar), caserma che accoglieva 3-4 mila militari ai tempi della leva e che adesso pare sottoutilizzata; che destino hanno le altre caserme anche in rapporto alla base di Camp Darby che sembra essere potenziata. Calare progetti dall’alto contribuisce soltanto ad aumentare la distanza fra le istituzioni e il territorio. L’incontro di stamani, che andava fatto molto prima, ha rappresentato un nuovo inizio: l’avvio di un percorso di confronto che dovrà coinvolgere necessariamente la cittadinanza. Mi riprometto, dopo l’incontro con il Ministro, di organizzare un’assemblea pubblica in città, per condividere con la cittadinanza lo stato attuale dei fatti".

All'incontro avvenuto a Firenze era presente anche il presidente della provincia Massimiliano Angori insieme alla Consigliera provinciale e del Comune di Pisa Olivia Picchi.

"Abbiamo ribadito la necessità trovare soluzioni alternative al territorio del Parco, e dunque anche a Coltano, a qualunque nuovo insediamento, evidenziando piuttosto la necessità di riutilizzo degli spazi esistenti prima di ogni nuova costruzione, in modo da tutelare il territorio della riserva naturale e, contestualmente, non avere nuovo carico urbanistico nell’area. La creazione di un nuovo polo insediativo appesantirebbe infatti la zona dal punto di vista urbanistico, oltre a compromettere il delicato ecosistema dell’area - spiega in una nota il presidente Angori - Accogliamo con favore e ringraziamo l'Arma per la disponibilità dimostrata a intraprendere con le istituzioni un percorso di approfondimento e analisi delle alternative possibili, ma soprattutto anche per aver annunciato la ricerca di un coinvolgimento della cittadinanza e in particolare delle istituzioni. Un percorso partecipativo che la Regione Toscana ha la possibilità di realizzare, viste appunto le disponibilità degli interlocutori, e che riteniamo essenziale, come fatto presente dal Consiglio Provinciale attraverso l'apposita mozione sull'argomento approvata recentemente all'unanimità, perché il territorio è di tutti i cittadini e di chi ne usufruisce, prima ancora che delle istituzioni. Un progetto così importante non può non passare da un percorso partecipativo approfondito, portato avanti dalla Regione Toscana come ente competente, a cui prenderemo parte con spirito di collaborazione e con attenzione per gli interessi del territorio e della collettività".


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