Politica giovedì 09 ottobre 2025 ore 12:30
“Piano Operativo, rischio speculazioni”

Auletta attacca la Giunta Conti, "Destinazioni flessibili per gli immobili vuoti", ma Fratelli d’Italia difende l’operato dell’assessore Dringoli
PISA — “Per tutti i grandi edifici pubblici abbandonati, le destinazioni d’uso devono essere per forza flessibili perché non si sa chi li può comprare”. Le parole pronunciate dall’assessore Dringoli in Prima Commissione Consiliare sul nuovo Piano Operativo Comunale hanno acceso la protesta di Ciccio Auletta, consigliere di Diritti in Comune, che ha denunciato un meccanismo "che tutela i grandi capitali privati e non l’interesse pubblico".
Per Auletta si tratta di un vero e proprio "sacco della città", reso possibile da quella che ha definito "la totale assenza di pianificazione pubblica", soprattutto nel centro storico, "in un momento in cui migliaia di metri cubi restano vuoti e abbandonati". Secondo il consigliere "è il Comune che deve stabilire le funzioni degli immobili, non adattarsi ai futuri acquirenti".
Sotto accusa anche la mancanza di dialogo con soggetti chiave come l’Università di Pisa: "Per le ex aree di Chimica e Biologia o i Dipartimenti di Fisiologia e Igiene, l’Ateneo rischia di essere lasciato solo a 'fare cassa' senza un confronto pubblico sulle funzioni utili per la città".
La critica si allarga anche agli studentati privati, "La moltiplicazione di hotel studenteschi, da Porta a Mare a via Zamenhof, sta drogando il mercato con oltre mille posti letto a prezzi ormai fuori portata".
Auletta ha rilanciato la richiesta di un "percorso reale di partecipazione", con coinvolgimento di cittadini, università, diritto allo studio e tutte le forze politiche e sociali per "definire le destinazioni di queste aree, rispondere ai bisogni pubblici e sottrarsi alla speculazione immobiliare".
Infine, un appello per ripensare lo spazio urbano: "Servono spazi verdi, percorsi pubblici, strategie contro il cambiamento climatico. Basta trattative private, basta città piegate al turismo che genera solo precarietà".
"Le decisioni sul Piano Operativo Comunale", ha concluso, "cambieranno i destini di Pisa. Non possiamo accettare cambiali in bianco a vantaggio di pochi".
Arriva da Fratelli d’Italia la piena difesa dell’assessore all’urbanistica Dringoli dopo le polemiche sollevate sul nuovo Piano Operativo Comunale. Il consigliere comunale Maurizio Nerini, con Elena Del Rosso, ha parlato a nome del partito in commissione consiliare esprimendo solidarietà per quelli che ha definito “attacchi scomposti da parte dei compagni di Auletta”.
"Crediamo davvero che con questo POC si giochi una grande partita di valenza nazionale sulla trasformazione del centro storico e dell’intera città e stiamo lavorando per questo", ha scritto Nerini. Al centro del dibattito la frase dell’assessore Dringoli secondo cui "per tutti i grandi edifici pubblici abbandonati, le destinazioni d’uso devono essere per forza flessibili perché non si sa chi li può comprare". Una dichiarazione che per FdI non rappresenta una resa al privato, ma un tentativo concreto di sbloccare situazioni rimaste ferme per troppo tempo.
"Vogliamo ridare alla città spazi abbandonati anche con l'apporto dei privati che non è da demonizzare, semmai da controllare, ma da incentivare", ha scritto ancora Nerini, criticando l’atteggiamento ideologico di chi, a suo dire, vorrebbe trasformare ogni edificio inutilizzato in “parco o casa del popolo”.
La linea del partito è netta, "La partecipazione sulle scelte è dovuta, ma non è il solo parametro", ha precisato. E sull’idea di città ha aggiunto: "Credo che solo a sinistra non abbiano capito quale modello economico vogliamo per Pisa: in parte a servizi con scuole, università, aeroporto, ospedale e in parte a supporto del turismo e del commercio".
Infine, un passaggio sugli uffici tecnici, "Stanno lavorando bene, tanto è che hanno ricevuto il benestare dalla Regione per le aree in copianificazione", ha concluso, respingendo "le critiche violente dell’opposizione" e sottolineando che "non accettiamo lezioni da chi non ha mai governato e non lo farà mai, e meno male"
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