Politica venerdì 03 ottobre 2025 ore 18:36
Pisa, lo sciopero divide la politica: dal trionfo alle accuse di violenza

La giornata di mobilitazione del 3 ottobre, con oltre ventimila persone scese in piazza a Pisa e blocchi a infrastrutture chiave. Le reazioni
PISA — La città domani si risveglierà spaccata: da una parte chi rivendica lo sciopero, dall’altra chi denuncia i blocchi come un atto di violenza che ha penalizzato migliaia di cittadini.
La Cub ha parlato di uno dei cortei più partecipati degli ultimi 50 anni in città. Per il sindacato di base lo sciopero ha dimostrato “l’adesione della stragrande maggioranza del paese contro il genocidio del popolo palestinese e le politiche di austerità che arriveranno con l’economia di guerra”. La Cub ha denunciato inoltre “la minaccia al diritto di sciopero” dopo l’intervento della Commissione di garanzia, ribadendo che ogni eventuale sanzione sarà contestata.
Dello stesso tenore le dichiarazioni dell'Unione Sindacale di Base, "Più di 20mila persone hanno bloccato la città, dell'Aurelia, alla FI-PI-LI, fino al casello autostradale! Cortei diffusi in tutta la città! La mobilitazione continua in tutta italia! Domani manifestazione nazionale a Roma per la libertà della Palestina e degli attivisti della Flottilla.
Toni simili anche da Potere al Popolo, che rivendica i blocchi, “Abbiamo paralizzato la città e il paese perché un ministro sionista non ha alcuna autorità sui milioni di lavoratori solidali con la Palestina. Questo governo di criminali di guerra deve dimettersi”, scrive l’organizzazione, rilanciando l’appuntamento nazionale del giorno dopo a Roma.
Dura la replica dal fronte opposto. L’avvocata Raffaella Bonsangue (Forza Italia) ha parlato di “Toscana paralizzata da proteste violente che nulla hanno a che spartire con la solidarietà al popolo palestinese”, criticando anche la partecipazione del presidente regionale Eugenio Giani al corteo pisano. “Solidarietà alle forze dell’ordine e ai cittadini bloccati dal caos – ha detto –. Sono gravi anche le parole del consigliere Ciccio Auletta, che ammette che l’obiettivo è rendere ingestibile il paese”.
Dal Comune, la lista Una Città in Comune ha invece definito lo sciopero “storico”, con Auletta che ha sottolineato “il fiume di umanità che ha travolto le intimidazioni della Premier Meloni e del Ministro Salvini, denunciando le complicità del governo italiano con Israele”.
Infine, il deputato pisano Edoardo Ziello (Lega) ha puntato il dito contro gli organizzatori, “Fi-Pi-Li bloccata, Lungarni paralizzati, aeroporto invaso e sette poliziotti feriti. E questi sarebbero quelli della pace? Hanno causato danni enormi a lavoratori e pazienti. Chi ha organizzato deve pagare”.
Michele Bufalino
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