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Attualità venerdì 29 novembre 2024 ore 12:07

Piazza Viviani, mareggiate e cambiamento climatico

Gli ambientalisti de La Città Ecologica commentano la mareggiata di Marina di Pisa sottolineando l'importanza di pianificazioni e risorse mirate



MARINA DI PISA — "In Piazza Viviani, il mare non ci deve e non ci dovrà arrivare". Così si esprimevano alcuni consiglieri comunali della maggioranza lo scorso 21 settembre, in risposta a un articolo del Prof. Enzo Pranzini, docente di Dinamica e difesa dei litorali presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze. Nell’articolo, il professore lamentava la mancata realizzazione di Piazza Viviani come piazza “inondabile”, definendola un’occasione persa per adattarsi all’innalzamento del livello del mare e alle precipitazioni estreme.

A tal proposito gli ambientalisti de La Città Ecologica hanno preso espresso il loro pensiero: "Pranzini citava modelli innovativi come le “città spugna”, già adottati in diverse realtà estere, per dimostrare come affrontare con concretezza e visione le sfide climatiche incombenti. Tuttavia, non sono trascorsi neppure due mesi che la natura ha messo a dura prova le certezze dei consiglieri comunali: l’ultima mareggiata ha portato l’acqua dove non doveva arrivare".

“Forse si erano dimenticati di mettere il cartello ‘Vietato al mare di entrare’”, ironizza l’associazione ambientalista La Città Ecologica, commentando l’accaduto. L’acqua, superando le scogliere, spinta dal vento e prodotta dagli schizzi delle onde, ha raggiunto la piazza, scorrendo poi verso l’interno e allagando via Maiorca e le strade limitrofe. L’assenza di una soluzione progettuale che considerasse l’adattamento climatico ha trasformato la piazza, rilevata rispetto al terreno circostante, in un punto critico.

“Era una mareggiata eccezionale, è vero, ma è proprio per quegli eventi che oggi chiamiamo estremi, e che domani saranno sempre più frequenti, che si sviluppano gli adattamenti alle variazioni climatiche,” sottolineano gli ambientalisti. “Immaginiamo cosa potrà accadere con un livello del mare più alto di qualche decimetro, o peggio, di uno o due metri.”

La Città Ecologica ricorda che non sarà una piazza inondabile a salvare Marina di Pisa, ma sottolinea l’importanza di pianificazioni, progettazioni e risorse mirate. “È necessario avere amministratori più consapevoli degli scenari prospettati dal mondo scientifico e più attenti alle soluzioni già sviluppate in altri Paesi.”

Secondo La Città Ecologica, la strada per affrontare il cambiamento climatico deve essere intrapresa con urgenza, sfruttando il tempo che le spiagge in ghiaia possono ancora concedere. “Eventi come l’ultima mareggiata ci ricordano quanto sia fondamentale agire ora, con visione e coraggio, per garantire un futuro sostenibile a Marina di Pisa e alle sue comunità.”

Michele Bufalino
© Riproduzione riservata


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