Poli lascia la Lega, "Voleva fare l'assessore retribuito"

PISA — Già da tempo si era consumata la rottura, senza mai essere formalizzata. Del resto, da quando nel 2023 Veronica Poli non è stata  riconfermata nella Giunta del sindaco Michele Conti in quota Lega, i rapporti tra la ex assessora e il Carroccio sono rimasti tesissimi. Fino a strapparsi, col passaggio a Forza Italia.

"Era arrivato il momento di ritrovare la serenità politica che avevo perso: troppe cose sono successe, dai giochini per farmi sbagliare a votare, dalla sedia vuota tra me e gli altri due componenti della prima parte consiliare - ha scritto la stessa Poli - poi le cose sono cambiate in meglio in Consiglio comunale, con l’ingresso dei nuovi consiglieri ma non nel partito: mi sono sentita abbandonata".

Così, è arrivata la chiamata degli azzurri. "Alla fine ho accettato, con molta felicità e orgoglio - ha spiegato - è un partito che mi ha voluto fin da subito e me lo ha dimostrato: una grandissima accoglienza. Sono pronta a ritrovare quella serenità politica che mi mancava e soprattutto a tornare a lavorare sul territorio senza avere il freno a mano tirato da altre persone. Ringrazio anche il sindaco Conti per il suo supporto, sono felice di mantenere rapporti politici e personali ottimi".

Dalle parti della Lega nessuna sorpresa, ma qualche recriminazione. "Le voci di una sua possibile uscita dal nostro movimento si rincorrevano sempre più insistentemente da mesi, senza che la diretta interessata si sia mai scomodata per smentirle - hanno scritto dal Carroccio - il nostro partito, che lei oggi rinnega, le permesso di essere eletta nel 2018 come consigliere comunale, di venir nominata come assessore nel 2021 e di essere rieletta nel 2023. Evidentemente, la riconoscenza non è di casa".

"Abbiamo sempre chiesto alla consigliera di partecipare, attivamente, alla vita del movimento, ma la consigliera Poli si è sottratta, inspiegabilmente, da più di un anno - hanno specificato - oltre all’assoluta mancanza di partecipazione, abbiamo dovuto sopportare le sue azioni parallele rispetto a quelle dell’assessore alle Politiche sociali, Giovanna Bonanno (inoltre, segretaria comunale della Lega, ndr), tese a metterla in difficoltà. La fuoriuscita della consigliera non è dovuta a nessuna presunta restrizione della sua libertà, ma soltanto a causa della sua volontà di ricoprire a tutti i costi il ruolo retribuito di assessore". 

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