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Politica mercoledì 23 ottobre 2024 ore 16:00
Poliziotti indagati, lo scontro politico

Dalla Lega si leva una voce unanime di solidarietà verso gli agenti, mentre Auletta puntualizza: "Cariche immotivate per un clima repressivo"
PISA — La notizia sull'indagine avviata dalla Procura della Repubblica sulla condotta di una decina di agenti della Polizia in occasione della manifestazione pro Palestina di Febbraio scorso, continua a far discutere.
Dopo le parole dell'ex sindaca di Cascina, Susanna Ceccardi, sono arrivate anche quelle di altri esponenti della Lega, tutti a sostegno degli agenti. "Desideriamo esprimere la nostra vicinanza ai poliziotti - hanno detto la capogruppo in Consiglio regionale Elena Meini e il consigliere Giovanni Galli - restiamo sinceramente interdetti da questa decisione, ma siamo convinti che gli organi competenti sapranno fare piena luce sulla vicenda. Tutelare la sicurezza pubblica è compito delle forze dell’ordine e non è giusto mettere sullo stesso piano chi scende in piazza con l’unico intento di scontrarsi con la polizia e chi deve difendere la legalità".
"Sono sicuro che tutti sapranno dimostrare la correttezza del loro operato - ha commentato il senatore del Carroccio, Manfredi Potenti - voglio esprimere agli agenti la mia solidarietà anche per il clima che si è instaurato nell’opinione pubblica a svantaggio di chi ha la sola colpa di servire il Paese".
Alla Federazione Sindacale di Polizia, inoltre, si è aggiunto anche il Sindacato Italiano Unitario dei Lavoratori di Polizia. "Esprimiamo massima solidarietà e vicinanza ai colleghi coinvolti nelle indagini ed esprime la massima fiducia nella magistratura - hanno scritto - siamo certi che le indagini dimostreranno che l'operato dei colleghi è stato corretto, anche nei confronti dei manifestanti che avevano forzato il blocco dell'area interdetta".
Punto di vista diverso, invece, per il consigliere di Una Città in Comune, Ciccio Auletta. "Il processo farà il suo corso - ha chiarito - ma di fronte alle bugie che ancora oggi vengono raccontate su quella giornata teniamo a ribadire che il corteo assolutamente pacifico che voleva accedere in piazza dei Cavalieri è stato prima bloccato in via San Frediano e, quindi, è stato immotivatamente e ripetutamente caricato dagli agenti in assetto antisommossa, con diversi studenti e studentesse che sono stati feriti e portati via in ambulanza".
Vi sono delle pesantissime responsabilità politiche per quanto accaduto: quella mattanza si inserisce in un clima più generale di repressione e censura che da mesi si sta portando avanti nel nostro Paese contro chi protesta e scende in piazza per chiedere l’immediato cessato il fuoco e fermare il genocidio in atto contro il popolo palestinese - ha concluso - rilanciamo con forza le ragioni che hanno portato gli studenti e le studentesse in piazza a Febbraio e, per questo, parteciperemo alla manifestazione indetta dagli studenti e dalle studentesse per la Palestina il prossimo 25 Ottobre".
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