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Attualità domenica 23 novembre 2025 ore 18:00
Povertà, l’allarme di Diritti in Comune

Dati Caritas in crescita e servizi carenti: la coalizione accusa la destra di ignorare l’emergenza sociale e di ampliare le disuguaglianze
PISA — "La povertà non è un accidente, non è una colpa, non è una scelta. È un fatto sistemico e strutturale del liberismo, frutto di una scelta politica". Parte da qui la riflessione di Diritti in Comune – Una città in Comune e Rifondazione Comunista – dopo la pubblicazione del diciottesimo rapporto Caritas sulla povertà a Pisa.
Secondo il documento, sono 6.739 le persone assistite, "un paese come Calci", come sottolineano dalla Caritas. Più della metà non ha un lavoro, mentre una persona su cinque, pur lavorando, non riesce a mantenersi in modo dignitoso. "Il dato è raddoppiato dal 2008 – si legge nella nota – e spesso anche chi ha un contratto stabile resta intrappolato nella povertà".
Il movimento evidenzia anche la questione abitativa, "Il 19% vive in alloggi di fortuna, quasi il doppio rispetto a due anni fa, un aumento impressionante e allarmante a cui non vengono date risposte". Diritti in Comune ricorda di aver denunciato l’incremento del 30% delle persone senza dimora e le carenze nei servizi essenziali.
Il comunicato attacca il comportamento della maggioranza cittadina, "A fronte della denuncia dei sindacati degli inquilini sull’allarme sfratti, il capogruppo di Fratelli d’Italia ha negato ogni emergenza e ha lasciato la riunione. La destra ignorerà ora anche la voce dell’Arcivescovo che chiede di intervenire con urgenza contro gli affitti brevi e per il diritto alla casa?".
Richiamando le parole dell’arcivescovo Cannistrà, secondo cui "la povertà non è un dato inamovibile ma il frutto di scelte", la coalizione chiede un cambio di rotta, "Siamo in emergenza e va trattata in modo globale, sistemico e intersettoriale, unendo politiche per la casa, per il lavoro, per le periferie, per la cultura e per l’ambiente".
Diritti in Comune denuncia infine l’assenza di studi pubblici sul tema, "È vergognoso che l’unico rapporto sulle disuguaglianze a Pisa sia quello della Caritas. È il segno di un’amministrazione sorda ai bisogni della propria comunità". E in vista della discussione sul Documento Unico di Programmazione, la richiesta è chiara: "Basta con la carità dei bonus, servono strategie complesse per combattere davvero le disuguaglianze"
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