Attualità giovedì 18 giugno 2020 ore 10:00
Rete delle cure palliative, in arrivo sei medici

All'assunzione di due medici per le Valli Etrusche e un medico in Lunigiana, si aggiungono altri tre medici in zona Pisana, Apuana e Piana di Lucca
PISA — La rete aziendale delle cure palliative sarà rafforzata grazie all’arrivo di sei medici.
“Ormai da tempo – spiega il
direttore generale dell’Azienda Usl Toscana nord ovest, Maria Letizia Casani
– ci stiamo impegnando per assicurare un
livello omogeneo di qualità delle prestazioni su tutto il territorio
seguendo i requisiti indicati a livello nazionale e regionale. Per
questo
abbiamo lavorato per rafforzare le zone che ne avevano più necessità.
Siamo così partiti dalla assunzione di due medici
per le Valli Etrusche e un medico in Lunigiana. A questi si uniranno, a breve, altri tre medici che andranno a
lavorare rispettivamente nelle unità funzionali di cure palliative delle zone Pisana, Apuana e della Piana di Lucca.
Volontà
dell’Azienda è di garantire ovunque un adeguato livello di offerta per
un servizio che oltre ad essere un dovere sanitario, vista la
recente introduzione come livello essenziale di assistenza, è anche un
dovere morale e civile”.
“Il nostro settore
– dice Costanza Galli, direttore della rete aziendale delle cure palliative per la USL Toscana nord ovest
- grazie anche alla
recente approvazione da parte della Conferenza Stato-Regioni dei criteri
di accreditamento della rete di cure palliative, ha conosciuto negli
ultimi
anni un grande impulso. I nostri servizi si sono progressivamente
articolati e vengono offerti non più solamente nelle nostre strutture
residenziali o a livello domiciliare, siano esse abitazioni private o
Rsa, ma anche a livello ospedaliero grazie alle molte consulenza che
ormai i
reparti hanno imparato a chiedere. Ma oltre ad essere cambiato il tipo
di approccio da parte degli operatori si è modificata anche la stessa
tipologia di paziente che ormai non è più solamente oncologico. La
nostra presa in carico, infatti, si è estesa alle persone
affette da patologie degenerative allargando così di molto il nostro
bacino di utenza. Un impegno quindi sempre più consistente che non
ha conosciuto sosta nemmeno durante gli ultimi mesi nella fase pandemica
del Covid e che è stato reso possibile grazie alla
disponibilità e al supporto della direzione aziendale. Ne è prova anche
la recente nomina di Barbara Bedina, dirigente infermieristico
che ha assunto la posizione organizzativa aziendale della rete”.
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