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Cronaca sabato 27 giugno 2020 ore 17:00
Il caso Ragusa raccontato da un investigatore

Esce un libro, si chiama "L'amica che non ho mai conosciuto" ed è stato scritto da un ex investigatore dei Ros, che ha ricostruito l'intera vicenda
PISA — Un libro che è un vero e proprio diario di indagine. E' stato scritto da Rino Sciuto, ex investigatore dei Ros ( in pensione dal 2017 ) e racconta la storia del percorso di indagini e di ricerca di Roberta Ragusa, per un caso giudiziario che, nonostante la condanna definitiva del marito Antonio Logli, continua ancora a suscitare attenzione e a fare discutere.
Sciuto, che ha lavorato sul caso per quattro anni, ha rimesso in fila fatti e persone, elementi e testimonianze, avanzando anche una ipotesi sull' occultamento e la distruzione del cadavere.
"Sono convinto che, alla luce delle risultanze investigative, si sia trattato di un delitto di impeto - dice Sciuto - e che il corpo possa essere finito in un cassonetto nelle vicinanze dell'abitazione. Ho studiato l'azione degli autocompattatori e devo dire che, purtroppo, è molto probabile che il cadavere sia finito oramai a pezzi all'interno dell'inceneritore".
Di dubbi ne rimangono ancora tanti su questo caso, domande e sensazioni che l'autore dipana nel suo libro, raccontando come ha svolto le indagini, cos'ha man mano scoperto, come si risolve un giallo di questa portata nazionale.
E su Logli? "Ha dimostrato di essere un freddo e ha lavorato per screditare la nostra azione, come ben dimostrano anche le intercettazioni telefoniche. Le dico anche che è riuscito a trovare e smontare alcune microspie piazzate da noi"
Il libro di Sciuto, in uscita a metà luglio, ha la prefazione dell'avvocato Nicodemo Gentile e l'introduzione della giornalista Francesca Carollo.
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