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Attualità venerdì 14 marzo 2025 ore 09:30

Sds, Trapani attacca Conti, "Atto irresponsabile"

Il capogruppo Pd Matteo Trapani critica il sindaco per la decisione di uscire dalla Società della Salute, mettendo a rischio i servizi sociali



PISA — Il futuro del welfare pisano è più incerto che mai. Il Partito Democratico lancia un duro attacco al sindaco Michele Conti, accusato di "giocare con il fuoco" mettendo a rischio i servizi sociali della città con la decisione di abbandonare la Società della Salute. Secondo il capogruppo Pd in Consiglio Comunale, Matteo Trapani, la scelta dell’amministrazione è un "atto irresponsabile", privo di una vera strategia e dettato da meri calcoli politici.

"La cosa più grave è che il sindaco sta ignorando il parere dello stesso studio da lui commissionato, che ha dimostrato come tornare alla gestione diretta sarebbe un errore colossale", ha accusato Trapani, sottolineando come i servizi sociali possano essere garantiti solo attraverso economie di scala e una gestione condivisa.

Il primo effetto della decisione si è già visto nei giorni scorsi: l’assenza del Comune di Pisa all’assemblea della Società della Salute ha impedito l’approvazione dell’aumento della quota capitaria, bloccando un finanziamento di 400mila euro necessario a garantire i servizi essenziali. "Un’assenza pesantissima – ha denunciato Trapani – che dimostra un totale disinteresse verso le fasce più fragili della popolazione".

Il consigliere dem ricorda anche come, mentre Conti e la sua amministrazione si opponevano alla richiesta di fondi per l’assistenza specialistica, la Regione Toscana abbia invece stanziato le risorse necessarie, come chiesto a gran voce da una mozione popolare. "Questo dimostra – ha proseguito Trapani – che mentre qualcuno si opponeva per puro calcolo politico, altri hanno assunto la responsabilità di garantire un servizio fondamentale".

Ma c’è un altro aspetto che pesa come un macigno: il Comune di Pisa deve ancora molti soldi alla Società della Salute, fondi che non ha mai versato nonostante abbia presieduto il consorzio per anni. "Non solo si vuole smantellare un sistema che funziona, ma si lasciano anche debiti che mettono ulteriormente a rischio la sostenibilità dei servizi".

Il Pd punta il dito anche contro l’Assessora alle Politiche Sociali, Gianna Gambaccini, accusata di non presentarsi più alle riunioni del consorzio. "Siamo di fronte a un totale disinteresse – ha attaccato Trapani – che si traduce in un colpo mortale alla rete di protezione sociale della città".

Secondo il capogruppo dem, questa mossa renderà Pisa sempre più isolata. "Anche se uscirà dalla Società della Salute, la programmazione dei servizi sociali continuerà a passare attraverso il consorzio, solo che Pisa non avrà più voce in capitolo, condannandosi all’irrilevanza".

La questione si carica di ulteriore tensione politica perché Conti, durante la campagna elettorale, non aveva mai parlato di uscita dalla Società della Salute. "Nel Documento Unico di Programmazione – ha ricordato Trapani – aveva addirittura inserito il rafforzamento del consorzio tra le priorità. Ora invece cambia rotta senza alcuna spiegazione".

L’amministrazione non ha mai fornito un vero piano alternativo per la gestione dei servizi sociali, e questo, secondo il Pd, è il problema più grande. "Conti vuole riportare la gestione dei servizi in Comune senza avere le risorse, il personale e una strategia credibile. Il risultato sarà il collasso del welfare locale".

I democratici avvertono che gli effetti si faranno sentire immediatamente, ma raggiungeranno il culmine tra il 2026 e il 2027, con tagli ai servizi e disorganizzazione nella gestione dell’assistenza sociale. "Questa è una scelta dissennata che avrà conseguenze drammatiche. Vale davvero la pena sacrificare il welfare cittadino per una decisione dettata solo dall’ideologia?" si è chiesto Trapani, lasciando la domanda aperta ai cittadini.

Michele Bufalino
© Riproduzione riservata


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