Politica lunedì 09 dicembre 2024 ore 08:00
"Società della Salute, serve alzare la quota"
Auletta boccia l'idea del Comune di svincolarsi dal consorzio e rilancia sulla quota capitaria: "Sia portata strutturalmente a 34 euro"
PISA — Da quando il Comune di Pisa ha formalmente manifestato l'intenzione di abbandonare la Società della Salute sono trascorsi ormai quasi due mesi. Un dietrofront minacciato che ha fatto discutere e sul quale Ciccio Auletta, capogruppo di Diritti in Comune, ha detto di aver fatto finalmente chiarezza.
Il consigliere di opposizione, infatti, dopo la richiesta di accesso agli atti, ha annunciato di aver preso visione di una lettera firmata dal sindaco Michele Conti e indirizzata proprio alla Società della Salute, ma anche ai Comuni consorziati e all'Azienda Usl Toscana nord ovest.
"Nell’atto - ha detto Auletta - si chiede l’annullamento in autotutela della delibera del 28 Ottobre, approvata a maggioranza dall’assemblea dei soci ma con il voto contrario del Comune di Pisa, con la quale si stabilisce l’aumento della quota capitaria di 3 euro solo per il 2024 per coprire il disavanzo di bilancio. Nella richiesta, Conti sostiene che la delibera è mal formulata e che è illegittima perché l’assemblea ha preso una decisione senza aver consultato i Consigli comunali, che per statuto devono deliberare l’aumento delle risorse conferite al Consorzio".
"Riteniamo che la situazione sia molto grave e che le responsabilità politiche del sindaco Conti e della destra siano pesantissime - ha aggiunto - riteniamo che, minacciando di sottrarsi dalla gestione dei servizi territoriali rischia di mettere una pietra tombale sul già fragile welfare locale destinato soprattutto alle persone più vulnerabili e più a rischio di esclusione. Sappiamo bene qual è l’idea di Conti per intervenire sulla povertà e sui bisogni della comunità: smantellamento dei servizi, bonus a pioggia e gestione privata degli interventi di carità".
Auletta, però, non punta il dito soltanto contro Conti. "Pretendiamo che si faccia rapidamente chiarezza - ha spiegato - quello che a noi preme è che i servizi per le fasce più deboli della popolazione siano garantiti e potenziati. Per questo serve che sia presentato immediatamente un piano di riequilibrio da parte della Società della Salute, che ancora inspiegabilmente non c’è, e che si proceda, quindi, a quanto non è stato fatto in tutti questi anni dai Comuni, ovvero l’aumento della quota capitaria a 34 euro in maniera strutturale, come indicato già dal Collegio dei Revisori dei Conti nel 2022".
"Lanciamo la richiesta di un piano di revisione dell’organizzazione e del funzionamento della Società della Salute, privilegiando efficienza e trasparenza, e prevedendo il potenziamento del ruolo dei Comuni all’interno del consorzio - ha concluso - per noi è questa la strada da seguire per tutelare chi è più debole e non il penoso e strumentale spettacolo a cui stiamo assistendo fatti di provocazioni e silenzi".
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