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Politica lunedì 27 ottobre 2025 ore 10:00

Zambito a San Siro, scoppia la polemica

La senatrice era a Milano nonostante il divieto. Ciavarrella (Lega), “Privilegio inaccettabile”. Pavolettoni, “Irrispettoso, no a scappatoie”



PISA — La presenza della senatrice pisana Ylenia Zambito sugli spalti di San Siro per Milan-Pisa, nonostante il divieto imposto ai residenti in provincia di Pisa, sta accendendo le polemiche. A sollevarle è stato Angelo Ciavarrella, consigliere della Lega e presidente della prima commissione consiliare permanente, intervistato da Qui News Pisa, “È legittimo chiedersi se abbia beneficiato della sua posizione di senatrice per vedersi accordata una deroga al divieto di trasferta imposto a tutti gli altri pisani. E comunque non si capisce il bisogno di sbandierare il privilegio o la fortuna avuta ai quattro venti dando veramente un pessimo messaggio”.

Il caso è esploso dopo un articolo pubblicato da Il Tirreno, che riportava le parole della parlamentare: “Ero nel settore distinti con biglietto acquistato molto prima del decreto di Piantedosi – ha raccontato – il provvedimento impediva l’acquisto ai residenti in provincia di Pisa a far data dall’entrata in vigore, mentre io insieme ad amici avevo comprato il biglietto con largo anticipo. Ho mostrato il documento in cui c’è scritto che risiedo a Pisa e nessuno ci ha detto nulla. È stata una serata memorabile ed emozionante”.

Le parole della senatrice hanno però sollevato più di un dubbio. L’interpretazione del decreto, più aderente al senso complessivo del provvedimento, vietava la presenza a tutti i residenti pisani, indipendentemente dalla data di acquisto. Diversi tifosi, infatti, pur avendo acquistato i tagliandi prima del decreto, sono stati respinti ai tornelli di San Siro.

Da qui il nodo: se la senatrice avesse ragione, allora anche quei tifosi avrebbero dovuto poter entrare; se invece il decreto andava applicato nel senso più ampio, la sua presenza allo stadio sarebbe stata una violazione del divieto.

A gettare altra benzina sul fuoco è stata una discussione scoppiata sui social, dove Pierluigi D’Amico, nel gruppo pubblico “Città Ecologica”, ha pubblicato una foto della senatrice allo stadio con la scritta: "No Comment". Zambito ha replicato così sul gruppo, “Non ho fatto nessuna trasgressione. Il decreto di Piantedosi fa divieto ai residenti a Pisa di andare nel settore ospiti e di vendere i biglietti in altri settori ai residenti a Pisa. Io avevo un biglietto acquistato prima del decreto nel settore distinti e quindi sono potuta andare. Il tutto fatto da privata cittadina. Ero vestita elegante perché provenivo da Parigi, dove avevo partecipato al Consiglio di Epf sulla salute e i diritti sessuali e riproduttivi. Da quando sono senatrice non ho mai ricevuto né chiesto un biglietto omaggio per un qualsiasi evento calcistico”.

Sulla vicenda è intervenuto su Qui News Pisa anche Marco Pavolettoni, del Club Autonomo Nerazzurro, che ha espresso il malumore del tifo organizzato, “Quando si decide di fare una lotta come abbiamo fatto noi, non ci si piega. Bisognerebbe essere tutti compatti e non cercare scappatoie per andare a Milano. Io ci sono già stato tante volte, ma penso ai ragazzi e alle famiglie che dopo trent’anni aspettavano di tornarci. È una questione di rispetto”. E prosegue, “Mi meraviglio dei politici del PD che si vantano di esserci stati, quando quattromila pisani sono rimasti a casa per colpa del decreto. Noi del Club Autonomo avevamo tre pullman pronti e i biglietti fatti quindici giorni prima del divieto. Anche noi li avevamo comprati prima, ma a noi è stato vietato. Non ci devono essere figli e figliastri”. Da qui la conclusione, “Se si dice che non fanno entrare i residenti di Pisa, allora i tornelli dovevano restare chiusi per tutti. Invece qualcuno è entrato. Non ce l’ho con chi c’è andato, anzi, se sapevo che il divieto era così largo ci andavo anch’io. Avevo il biglietto da venti giorni, ma mi sono fidato delle regole”.

Resta però la questione di fondo: la disparità di trattamento da parte dell'organizzazione tra i tifosi rimasti a casa e chi, come la senatrice, è riuscito a entrare. La gestione della vicenda, già definita “caotica e vergognosa” da più osservatori, continua a lasciare strascichi pesanti tra i supporter nerazzurri e nel dibattito politico pisano.

Michele Bufalino
© Riproduzione riservata


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