Attualità martedì 17 dicembre 2024 ore 15:00
Acli, il pisano Manfredonia ancora presidente

Già in Azione Cattolica e nella parrocchia di Badia San Savino a Cascina, Manfredonia resterà in carica come presidente nazionale sino al 2028
ROMA — Alla testa delle Acli nazionali, nei giorni scorsi, è stato riconfermato all'unanimità il pisano Emiliano Manfredonia, che resterà così in carica come numero uno della storica associazione d'ispirazione cattolica sino al 2028.
"Mi impegnerò a essere al servizio di tutta l’associazione, ascoltando e proponendo idee affinché le Acli crescano nella consapevolezza del ruolo che possono avere nella società e nella Chiesa - ha detto - siamo una realtà viva e vitale, un luogo fatto di persone capaci di cambiare la storia e continueremo a lavorare per costruire una società più giusta, solidale e coesa, mettendo al centro le persone, soprattutto quelle più fragili".
Eletto per la prima volta presidente nazionale nel 2021, Manfredonia si è formato nel movimento studenti di Azione Cattolica ed è stato per molti anni animatore ed educatore nella parrocchia di Badia San Savino a Cascina. Quindi, è stato presidente delle Acli provinciali di Pisa dal 2006 al 2012, anno in cui è stato invitato in presidenza nazionale con l’incarico di responsabile dell’economia civile e della cooperazione sociale. Nel 2016, poi, è diventato vicepresidente presidente vicario e presidente del Patronato Acli.
"Il tempo presente richiede coraggio e responsabilità, valori che le Acli porteranno avanti con determinazione - ha aggiunto - tra i prossimi obiettivi intendiamo organizzare una marcia della pace lungo tutta l’Italia. Inoltre, presenteremo proposte politiche in occasione dell’anno giubilare, ispirate all’idea di una nuova Helsinki, con l’intento di rafforzare la partecipazione politica e il dialogo internazionale".
"Faccio anche pubblicamente le congratulazioni a Emiliano per la riconferma a nome di tutte le Acli pisane e lucchesi - ha concluso il presidente provinciale Andrea Valente - siamo felicissimi per lui, ma soprattutto per le Acli nazionali che avranno la possibilità di proseguire e consolidare l’importantissimo lavoro portato avanti in questi quattro anni. Per noi, non è solo il presidente nazionale, ma anche un amico a cui dobbiamo tantissimo".
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