Cultura lunedì 21 luglio 2025 ore 09:55
Misericordia, 15 giovani ucraini ospiti in Toscana

12 ragazze e 3 ragazzi ospitati tra le misericordie di Borgo a Mozzano, Cascina, Empoli e Mercatale Val di Pesa. Attività di volontariato e formazione
CASCINA — Quindici giovani volontari della costituenda Misericordia di Ivano-Frankivs’k, in Ucraina, sono ospiti di quattro Misericordie della Toscana, per conoscere sul campo la realtà e le attività delle Misericordie del nostro territorio, sempre in prima linea per quanto riguarda la solidarietà. Si tratta di 12 ragazze e 3 ragazzi (tra cui tre minori) arrivati due giorni fa e che saranno ospitati fino al 3 agosto dalle Misericordie di Borgo a Mozzano, Cascina, Empoli, e Mercatale Val di Pesa.
Prosegue così il percorso di collaborazione e formazione internazionale tra la Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia e la costituenda Misericordia di Ivano-Frankivs’k (città di oltre 200 mila abitanti nell’ovest dell’Ucraina), promossa all’interno dell’Arcieparchia della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina.
I volontari arrivano dalla Fondazione Misericordia dell’Arcieparchia di Ivano-Frankivs’k, attiva in Ucraina nel coordinamento di aiuti medico-umanitari e sociali, con una sessantina di volontari già coinvolti. Il progetto nasce per condividere le buone pratiche del modello italiano delle Misericordie, fondato sul servizio, la formazione e la prossimità e per rafforzare la rete di cooperazione internazionale nei contesti di crisi.
Il programma in Toscana prevede attività di volontariato quotidiano, incontri formativi, esperienze culturali e momenti di spiritualità condivisa, anche in preparazione al Giubileo dei Giovani 2025.
"In un tempo segnato da conflitti e disuguaglianze, il nostro ruolo nel panorama internazionale cresce: portiamo un modello di aiuto che coniuga efficienza e umanità, radicato nei valori cristiani e aperto al mondo - ha dichiarato il Presidente nazionale delle Misericordie d’Italia, Domenico Giani - A metà agosto sarò personalmente a Ivano-Frankivs’k, per guidare una nuova missione: un gesto di prossimità concreta che vuole ribadire il nostro impegno a fianco del popolo ucraino, soprattutto dei più vulnerabili. Non è solo un viaggio umanitario, ma un segno di fratellanza e di fedeltà alla nostra storia. Le Misericordie ci sono e ci saranno",
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