Politica martedì 23 dicembre 2014 ore 15:00
Via alla prima porta territoriale di Italia unica
I promotori: "Una proposta seria contro i populismi". Aeroporto, sanità e cura dell'ambiente urbano tra i temi in agenda per la città
PISA — "Difesa dell'aeroporto, rilancio della politica locale e del sistema sanitario regionale e la cura della città" Con queste proposte per Pisa, si presenta la prima Porta territoriale di Italia Unica, il nascente movimento politico fondato dall'ex Ministro Corrado Passera.
A parlarne Giorgio Guerrini, Coordinatore del Centro Italia di Italia Unica, e i tre promotori della Porta: Francesca Calamita, referente con Roma della Porta, Eleuterio Baris, responsabile dell'organizzazione, e Carlo Lorenzi, portavoce della Porta di Italia Unica Pisa.
"Il dramma dell'Italia -commenta Guerrini- è che non si fanno investimenti. Ma un paese che non investe, soprattutto nelle infrastrutture, è un paese destinato a morire. Il nostro obiettivo è quello di riformare il centrodestra chiamando i cittadini a creare insieme un nuovo contenitore politico".
E aggiunge Lorenzi: "La politica è confrontarsi per trovare delle soluzioni ai problemi, ma in questi anni questo concetto è stato perso a causa del crollo delle ideologie. Partendo dalle periferie, chiedendo ai cittadini cosa non va, vogliamo intervenire a Pisa con un piano strutturale in difesa dell'aeroporto, nell'ordine e nella pulizia per far uscire la città da quella classifica pubblicata in questi giorni, che la vede tra i luoghi da non visitare assolutamente e restituirle il suo magnifico splendore, e infine, intervenire sull'assistenza sanitaria regionale, abbassare il costo dei ticket e riportare il paziente al centro del sistema".
"Quella di Italia Unica è una proposta che ha una visione ambiziosa, ma allo stesso tempo realizzabile -hanno spiegato i promotori-.Una proposta in grado di sbloccare le energie spesso inespresse o soffocate del nostro Paese e di tutelare le libertà civili e il merito per garantire un benessere comune. Una proposta seria, concreta, fondata su idee e dati certi, che vuole opporsi a tutti i populismi montanti nel nostro Paese di Renzi, Salvini e Grillo".
"Italia Unica -proseguono- si propone di rilanciare con vigore l’Italia e creare occupazione per le sue donne e i suoi uomini, mobilitando risorse mai immaginate negli ultimi anni: 400 miliardi di euro al servizio della crescita economica. Perché la forza di una nazione si misura soprattutto con i posti di lavoro e non solo con gli indicatori economici. Lo possiamo fare anche perché l’Italia dispone di un patrimonio pubblico di almeno mille miliardi di euro, un tesoro non valorizzato che può essere determinante per affrontare i drammatici problemi del debito pubblico".
Tra le proposte del Movimento: "Italia Unica intende mettere più soldi in tasca agli italiani, in questo modo si riprenderanno i consumi e l’economia nel suo complesso. Chi lavora deve poter disporre da subito del proprio Tfr, uno stipendio in più, e il Fondo centrale di garanzia può aiutare le aziende ad anticiparlo. Rimborsare subito 100 miliardi di debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese è prioritario in questo senso. Vogliamo dare inoltre la possibilità a imprese e lavoratori di contrattare ulteriori salari di produttività. Fino a tre stipendi in più in busta paga all’anno, ogni anno, possono fare la differenza. Insieme a queste importanti proposte economiche, Italia Unica vuole costruire una democrazia efficiente con istituzioni rispettabili e rispettate. Proponiamo la riduzione del numero di Ministeri chiarendo meglio le loro responsabilità, un Parlamento monocamerale, meno leggi e meno decreti attuativi. Il federalismo sbilenco del 2001 può essere emendato, lasciando un solo livello amministrativo tra Comuni e Stato ed evitando la frammentazione di politiche su temi come la sanità, l’ambiente, l’energia e il turismo e realizzando finalmente anche il federalismo fiscale".
"Altro punto si cui concentrare l'attenzione -ha aggiunto Francesca Calamita, giovane avvocato e tra i promotori della Porta- è l'alta percentuale di neolaureati che scelgono di lasciare i paese e di quelli che, se scelgono di non farlo, spesso rimangono senza lavoro.Ciò che che mi ha fatto approcciare a questo movimento è la voglia di rimanere in Italia, e di tentare di migliorarla. Questa spinta innovatrice deve provenire dalle nuove generazioni".
Italia Unica conta già un centinaio di Porte territoriali o tematiche su tutto il territorio nazionale e vedrà la sua costituzione ufficiali il prossimo 31 gennaio, a Roma.
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