Attualità venerdì 25 luglio 2025 ore 17:30
A Pisa la luce diventa rete dati

Un team di ricerca ha trasmesso video HD con LED e antenne luminose. Sant’Anna, Cnr e università toscane verso il futuro del 6G.
PISA — Trasmettere un video in alta definizione attraverso la luce visibile, senza fili né onde radio. Un obiettivo che sembra fantascienza, ma che è stato raggiunto nei laboratori della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, dove un gruppo di ricercatori ha sviluppato un nuovo sistema ottico wireless basato su LED e concentratori solari fluorescenti. I risultati di questi studi sono stati pubblicati su due importanti riviste scientifiche internazionali, Scientific Reports e Advanced Optical Materials.
La sperimentazione, condotta nell’ambito dei progetti PNRR “RESTART” e “I-PHOQS”, nasce dalla collaborazione tra la Scuola Sant’Anna, il Cnr, le Università di Firenze e Pisa e il laboratorio LENS. I ricercatori hanno realizzato un sistema VLC (Visible Light Communication) in grado di trasmettere dati in modalità wireless utilizzando componenti semplici e integrabili nell’ambiente quotidiano. “Abbiamo dimostrato che è possibile realizzare un collegamento ottico wireless stabile e veloce usando componenti semplici e facilmente integrabili negli ambienti quotidiani”, ha spiegato Giulio Cossu, ricercatore della Scuola Superiore Sant’Anna. “È un’alternativa sicura e pervasiva alle tradizionali tecnologie wireless, dato che ogni sorgente luminosa a LED può diventare una sorgente di dati”.
Nel primo studio, i ricercatori hanno installato un LED bianco a soffitto e utilizzato un ricevitore VLC con tecnologia LSC per trasmettere un flusso video HD a 10 Mbit/s su due metri di distanza, senza bisogno di un allineamento preciso tra i dispositivi. Con tecniche di modulazione più avanzate, la velocità è salita oltre i 70 Mbit/s.
Il progetto ha anche un forte contributo pisano: lo sviluppo dei concentratori solari luminescenti, originariamente pensati per l’energia solare, è stato curato da Andrea Pucci, professore del Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’Università di Pisa, in collaborazione con Massimo Calamante, primo ricercatore del Cnr-Iccom.
Un secondo studio ha messo a confronto tre materiali fluorescenti diversi per identificare la soluzione più adatta alle diverse applicazioni, da quelle indoor (Li-Fi) fino ai sistemi laser. “Questi risultati dimostrano che è possibile progettare antenne ottiche innovative, calibrandole per la specifica applicazione”, ha affermato Jacopo Catani, dirigente di ricerca del Cnr-Ino. “Il fluoroforo H2 rappresenta una piattaforma estremamente promettente per le comunicazioni wireless del futuro, soprattutto in prospettiva 6G”.
Il sistema punta a diventare una soluzione ideale in ambienti dove le comunicazioni radio sono limitate o controindicate, come scuole, musei, ospedali o uffici. Le ricerche pongono l’Italia – e Pisa in particolare – all’avanguardia nella fotonica e nelle tecnologie di comunicazione di nuova generazione
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