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Attualità mercoledì 01 marzo 2023 ore 15:30
Balneari, "Tenere conto degli investimenti fatti"

Le associazioni di categoria pisane a Carrara per partecipare al Consiglio direttivo del sindacato balneari. Fontani: "Siamo in attesa di risposte"
CARRARA — Anche una delegazione di balneari pisani hanno partecipato al Consiglio direttivo unitario del Sib, il sindacato italiano dei balneari, guidata dal presidente del Sib Confcommercio Pisa Fabrizio Fontani e il direttore di Confcommercio Federico Pieragnoli.
Presente a Carrara, in occasione del Consiglio direttivo unitario del Sib, una nutrita delegazione di balneari pisani, con il presidente del Sib ConfcommercioPisa Fabrizio Fontani e il direttore di Confcommercio Federico Pieragnoli.
"Passiamo da una emergenza a un'altra: non c'è giorno che non si parli dei balneari - ha detto Fontani - ancora una volta siamo in attesa di risposte concrete dalla politica, che vogliamo nella direzione di una riforma chiara, organica e definitiva, per trovare una sistemazione adeguata a 30mila imprese in tutta Italia. Ci dipingono come usurpatori di beni pubblici, ma noi chiediamo soltanto di continuare a lavorare come facciamo da decenni, valorizzando gli investimenti fatti in passato e programmando quelli da fare".
"Il capo dello Stato ha pienamente ragione nel chiedere un intervento normativo definitivo perché è esattamente quello che chiediamo da sempre - ha aggiunto Pieragnoli - la proroga delle concessioni demaniali al 31 Dicembre 2023 era un atto necessario del Governo per evitare il caos totale e consentire ai Comuni di attrezzarsi. Determinante resta l'esito della mappatura delle coste: solo se la risorsa spiaggia risulterà effettivamente scarsa, allora potremmo accettare che le concessioni vadano a gara".
I bandi di gara, però, dovranno tener conto, secondo Pieragnoli, degli investimenti passati. "Il turismo balneare italiano è inimitabile e apprezzato in tutto il mondo, costellato da una miriade di piccole imprese familiari che hanno costruito, grazie a investimenti pluridecennali, un modello di accoglienza unico - ha concluso - è inaccettabile questo accanimento per espropriare un patrimonio straordinario, uno dei motori più dinamici e vitali dell'economia nazionale".
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