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Politica venerdì 19 marzo 2021 ore 06:30

Bene Comune critica il Pinqa, Betti non ci sta

Il sindaco Michelangelo Betti

L'associazione che ha partecipato al programma di coalizione solleva perplessità sul progetto per la qualità dell'abitare portato avanti dal Comune



CASCINA — "Sulla delibera del Comune di Cascina di approvazione del “Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare”, si sono sollevate critiche e perplessità - scrive Enrico Fiorini, coordinatore dell'associazione Cascina Bene Comune -. E' un dovere di ogni buona Amministrazione, e in particolare quelle di centrosinistra, di chiarire e non lasciare inevase nessuna delle domande che sono state poste. Non possono rimanere dubbi infatti su presunti errori di costi e somme in delibera, l’anonimato di chi ha redatto il conto economico e le relazioni tecniche. E' quindi necessario che la Giunta chiarisca in maniera completa ed esauriente tutte le questioni sollevate e se ci sono errori o dimenticanze, apportare le dovute
correzioni".

"Come Associazione Bene Comune - ricorda Fiorini -, che ha partecipato alla formazione del programma di coalizione, individuando la trasparenza, il buon governo, il confronto e l'accettazione del piano della critica come lievito della comunità cascinese, chiediamo che si arrivi alla formazione di un parere "pro-veritate" il prima possibile. Non possono rimanere dubbi. Infine entrando nel merito, riteniamo che la proposta di costruire 31 monolocali in legno e 10 abitazioni temporanee per il disagio abitativo, con il consumo di 5000 mq di suolo in una zona già densamente cementificata, non rientra nei valori e nei principi della inclusione sociale, del rispetto degli individui e famiglie che soffrano il disagio sociale previsti dal programma di coalizione. Non condividiamo neanche la realizzazione di un'area per gioco per bambini lungo la Tosco Romagnola, da sempre conosciuta come un asse di produzione di inquinamento".

"Auspichiamo pertanto un profondo ripensamento di queste scelte - è la conclusione del coordinatore di Bene Comune -. Chiediamo inoltre che tutti gli interventi sull'emergenza abitativa siano coordinati da Apes che è un consorzio Pubblico di cui il Comune di Cascina è Socio, garantendo così oltre un notevole risparmio di risorse pubbliche, un controllo pubblico anche
della gestione".

Di seguito la difesa dell'operato del Comune sul Pinqa da parte del sindaco, Michelangelo Betti, che definisce le critiche arrivate da Bene Comune "uno stillicidio irragionevole e infondato"

"Da settimane - osserva il primo cittadino - alcuni esponenti della lista Bene Comune hanno avviato un attacco alla proposta progettuale presentata in Regione dal Comune di Cascina insieme ad altri cinque Comuni della nostra area nell’ambito del Programma innovativo per la qualità dell’abitare, abbreviato con l’acronimo “Pinqua”. Crediamo nella qualità della proposta e vogliamo migliorare le condizioni della parte più fragile della nostra società, senza cedere a ricatti. Un’idea promossa. La proposta Pinqua risponde alle esigenze dell’emergenza abitativa. Una proposta che potrebbe valere un investimento di 15 milioni di euro, che è stata apprezzata dalla giunta regionale e ha meritato l’invio per la richiesta di finanziamento al Ministero delle Infrastrutture. A seguito di questa promozione, paradossalmente, gli attacchi si sono moltiplicati e hanno preso due direzioni. Da un lato la dietrologia, dall’altro i giudizi sulla qualità.

Dietrologia. Franco Maria Giovanni Allegretti, dopo la batosta elettorale della sua lista, ha scritto “diffidate ogni volta che il principe di turno annuncia il miracolo, perché dietro si nasconde l’imbroglio. Il principe di turno è il sindaco di Cascina, Michelangelo Betti. Il miracolo è Pinqua". Affermazioni pesanti, basate su un misto di incompetenza e ignoranza. Chi attacca la proposta progettuale non è stato neppure in grado di riconoscere un documento firmato digitalmente, né di recuperare documenti dagli albi o dagli archivi on-line (che per questo gli ho fornito direttamente).

Qualità. Le critiche sono state indirizzate anche ai contenuti della proposta progettuale. Critiche agli alloggi in legno (fatte da chi parla di ambiente e non pare essere andato oltre la tecnica del cemento armato) e piena stroncatura per l’idea di demolire l'ex-scuola materna di San Frediano (quando l’apertura degli spazi di piazza Carlo Cacciamano è attesa da tutti i residenti).

Confronto. Va infine segnalato che gli amministratori hanno incontrato Allegretti in varie occasioni: sindaco e assessori gli hanno presentato il progetto il primo, il cinque e il sei Marzo, dando informazioni su iter e caratteristiche. Malgrado le otto ore di spiegazione Allegretti ha chiesto di ritirare la proposta progettuale, di rinunciare a chiedere 15 milioni per il nostro territorio, di cancellare settimane di lavoro. E quando poi la proposta è stata promossa dalla Regione ha iniziato a lanciare fango anche verso Firenze".


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