Attualità giovedì 24 ottobre 2024 ore 15:36
Amici di Pisa: "Meno estetica e più sicurezza"

L'associazione pisana, da sempre in prima linea per la salvaguardia dell'aeroporto Galilei, esprime preoccupazione per lo scalo fiorentino
PISA — L'Associazione Amici di Pisa, attraverso il suo presidente Franco Ferraro, da sempre in prima linea per la salvaguardia dell'aeroporto Galilei di Pisa, ha espresso preoccupazione riguardo al progetto del nuovo aeroporto di Firenze, sottolineando l'importanza di privilegiare la sicurezza rispetto all'estetica. La questione è emersa a seguito delle integrazioni richieste dalla Commissione di VIA/VAS al Master Plan del nuovo scalo fiorentino, un progetto che ha già subito alcune modifiche sostanziali.
Una delle novità principali riguarda il ridimensionamento del terminal aeroportuale, inizialmente previsto con una copertura a forma di vigna, firmata dall’architetto Marco Casamonti. Questo aspetto estetico è stato eliminato per ragioni di sicurezza, in quanto la presenza di una vigna avrebbe potuto attirare uccelli, aumentando il rischio di collisioni tra volatili e aeromobili, noti come "birdstrike", che possono causare gravi incidenti soprattutto in fase di decollo e atterraggio. In sostituzione, il nuovo progetto prevede una struttura che riprodurrà in pianta un giglio dai petali ottagonali, riducendo il rischio per i voli.
Franco Ferraro ha dichiarato: “Fra le integrazioni richieste dalla Commissione di VIA/VAS al Master Plan del nuovo aeroporto fiorentino vi è il ridimensionamento del terminal aeroportuale, il cui nuovo progetto affidato all’archistar Casamonti non avrà più una vigna come copertura, ma riprodurrà in pianta un giglio dai petali ottagonali. Tale novità è da considerarsi positiva per la sicurezza dei voli, in quanto la vigna avrebbe attirato uccelli sull’aeroporto favorendone l’impatto con gli aerei (c.d. Birdstrike) e quindi possibili incidenti, che avvengono statisticamente a bassa quota (50%, in fase di decollo e salita iniziale, nonché in fase di avvicinamento finale ed atterraggio).”
Ferraro ha poi aggiunto: “La casistica degli incidenti aeroportuali è ampia: mancati decolli, atterraggi prima dell'inizio pista, fuoriuscite di pista laterali od oltre il fine pista; ecc. La loro gravità è spesso determinata dalla presenza di ostacoli ‘duri’ in prossimità della pista, per cui è importante che in fase di progettazione si eviti di pianificare ostacoli potenzialmente pericolosi in sua prossimità.”
Nonostante le modifiche apportate al design del terminal, Ferraro ha espresso preoccupazioni su altri aspetti del progetto che potrebbero rappresentare dei rischi per la sicurezza. “Il progetto del nuovo aeroporto fiorentino prevede la costruzione di una duna alta 10 metri e lunga 1,2 km, distante mediamente dall'asse pista tra 200 e 350 metri; in più, la deviazione del Fosso Reale comporterebbe argini fuori terra alti 4/5 metri, per circa 2 km, di cui 1,5 distanti dall’asse pista tra 250 e 350 metri.”
Ferraro ha fatto riferimento all'incidente di Linate del 2001 per sottolineare i pericoli rappresentati dalla presenza di strutture vicine alla pista. “Nella casistica degli incidenti aeroportuali non mancano escursioni fuori pista anche di 500-600 metri. In Italia si ricorda purtroppo l’incidente occorso a Linate per l'impatto di un Md87 contro l'ostacolo della struttura di smistamento bagagli, incoscientemente eretta sul prolungamento dell’asse pista, che provocò 118 morti.”
L’Associazione Amici di Pisa ha già segnalato le proprie preoccupazioni alle autorità competenti. “Abbiamo già segnalato alla Presidente Meloni i rilievi inerenti la sicurezza dei voli, chiedendole di attenzionarli ai Ministri Fratin e Salvini, la cui responsabilità personale è di salvaguardare la vita e salute dei terzi sorvolati e trasportati che pagano per viaggiare in sicurezza.”
Ferraro ha concluso ribadendo l’importanza di mettere la sicurezza al centro delle decisioni progettuali: “Le nostre richieste sono semplici: meno estetica e più sicurezza. La vita e la salute delle persone che sorvolano e utilizzano questi aeroporti devono essere la priorità assoluta.”
Michele Bufalino
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