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Attualità martedì 21 luglio 2015 ore 10:47

La Scozia protagonista del Pisa Book festival

Previste anche collaborazioni con la rassegna Leggendo metropolitano con tre scrittori sardi e con "Trame" il festival di libri sulle mafie



PISA — Conferme e novità nel backstage del Pisa Book Festival. Fervono i preparativi per la fiera pisana che, fedele alla sua tradizione, tornerà in scena nel primo fine-settimana di novembre per la tredicesima volta, con la Scozia a fare da paese ospite.

Un momento culturale particolare per la città che con questa fiera si pone al secondo posto, dopo Roma, negli eventi dedicati all’editoria indipendente, e al terzo, dopo Torino e la capitale, nei festival riservati alla lettura e alla scrittura.

La tredicesima edizione del Pbf torna al palacongressi, dove il festival è approdato nel 2009, dopo cinque anni alla Leopolda e uno a Ospedaletto, e dove è rimasto per la capacità di accoglienza non solo congressuale ma anche fieristica della struttura, avendo l’opportunità di ospitare 150 piccoli editori per tre giorni in stand confortevoli a diretto contatto col pubblico e organizzando le presentazioni delle loro novità in una delle cinque sale attrezzate con ogni tecnologia.

Mentre le case editrici continuano ad iscriversi presso la segreteria, il programma culturale viene costruito giorno dopo giorno, ascoltando da una parte le proposte degli editori e dall’altra proseguendo lungo i percorsi ormai consolidati del festival.

Proseguono, anzi si arricchiscono, le collaborazioni con due importanti eventi nazionali: Trame, il festival di libri sulle mafie, e Leggendo Metropolitano, di Cagliari. I lavori sono stati avviati nella scorsa edizione, quando parte dello staff dei due festival è stato a Pisa nell’ambito di un progetto di scambio di competenze fra le tre iniziative. A novembre Trame porterà a Pisa tre incontri sulla legalità e Leggendo Metropolitano farà conoscere al pubblico pisano tre scrittori che raccontano Cagliari. La collaborazione tra i tre festival è nata dalla rete delle Città del Libro, creata del ministero delle attività culturali proprio allo scopo di creare collaborazioni tra festival che condividano le stesse finalità e di cui fanno parte 70 città italiane.

Prosegue anche il rapporto privilegiato con le scuole e il progetto Io leggo in biblioteca, che ha coinvolto gli scrittori Marco Santagata, Alessandro Mari, Marco Vichi, Fouad Laroui, Gianluca Favetto, Anthony Cartwright, Federico Appel e Tommaso Percivale. Sono nomi importanti che a novembre saranno ospiti del festival e dialogheranno con i ragazzi. I libri del progetto sono stati acquistati dal Pisa Book Festival e fanno ora parte del patrimonio librario delle biblioteche delle scuole che si sono registrate.

E ancora a novembre sarà presentata una nuova collaborazione internazionale del festival dedicata ai giovani scrittori, editori e traduttori di quattro paesi, l’Italia, la Spagna, il Portogallo e l’Olanda. Si tratta del progetto Wintertuin, ideato e diretto da una squadra di giovani operatori culturali olandesi, che lanciano a Pisa il libro lento. Il progetto ha il sostegno dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi e coinvolge anche la Scuola Holden di Torino.

Continua inoltre la collaborazione con i giornalisti Laura Montanari e Fabio Galati della Repubblica di Firenze, che, come ormai da diversi anni, organizzeranno gli incontri al Caffè Letterario del festival.

Compie inoltre dieci anni il Translation Day, la giornata dei seminari sulla traduzione organizzata in collaborazione con Ilide Carmignani (la storica traduttrice di Sepulveda), iniziativa che ogni anno attira all’ombra della Torre traduttori esperti e traduttori alle prime armi.

Nuova veste anche per i seminari dedicati ai professionisti, che oltre agli incontri riservati ai temi che stanno a cuore ai piccoli editori, come la distribuzione e il prezzo dei libri, mette in programma un ciclo di lezioni di editoria organizzati dall’editore Minimum Fax.

Un programma già molto ricco, ma al quale andranno ad aggiungersi tanti altri incontri con l’autore e soprattutto le novità degli editori che partecipano al festival pisano per presentare in anteprima le novità da lanciare sul mercato. Da segnalare che un pezzettino di programma rientra nella Gigantesca Follia del Teatro Verdi di Pisa, un festival dedicato quest’anno al mito di Faust: in onore della Scozia Marcello Fois e James Robertson leggeranno brani di Dr.Jekill e M. Hyde.

Ci sarà anche quest’anno un biglietto di ingresso il sabato e la domenica, ma la giornata di venerdì resta gratuita, e soprattutto i ragazzi sotto i 18 anni entrano sempre gratis. Infine una grande novità, il festival cambia il look con una nuova grafica, fresca e giovanile, che si farà interprete dello spirito indipendente e green della manifestazione: un albero in mezzo al mare è decisamente indipendente come gli editori del Pisa Book Festival.

Il secondo appuntamento italiano riservato all’editoria indipendente si avvale dei contributi di Comune di Pisa, Fondazione Pisa e Fondazione Palazzo Blu; la segreteria organizzativa resta alla Società Evinco, mentre l’allestimento della mostra è affidato alla società Europroget.

A guidare la delegazione scozzese sarà il direttore del famoso Edinburgh International Book Festival, Nick Barley, che con i suoi preziosi consigli ha aiutato la direzione del Pbf a scegliere gli scrittori che saranno a Pisa. Sono tutti molto noti in Scozia, ma non sempre all’estero, e alcuni di loro presenteranno libri non ancora pubblicati in Italia. E’ il caso della giovane Kirsty Logan, autrice di unafiaba per adulti, The Gracekeepers, che sta riscuotendo un enorme successo in Scozia, oppure diDonald Murray, che, nel libro The Italian Chapel, racconta la storia dei prigionieri italiani nell’isola di Orkney durante la seconda guerra mondiale. Altri, come Ewan Morrison, Jenni Fagan, James Robertson e William McIllvanney, sono invece stati tradotti in italiano e sono conosciuti ed apprezzati. McIllvanney, considerato il decano della letteratura scozzese, è colui che ha inventato il Tartan Noir, il giallo in stile scozzese, con la trilogia che ha come protagonista il detective Laidlaw.

Farà parte della delegazione anche Ross Collins,scrittore per bambini e illustratore, molto amato in patria e particolarmente sulla cresta dell’onda da quando il suo Elefantasma è stato messo in scena al National Theatre dalla stessa compagnia che ha prodotto The War Horse. A Palazzo Blu, l’Elefantasma sarà l’oggetto della mostra di illustrazioni, oramai diventata un classico per la città, che alza il sipario sul Pbf e resta poi aperta con visite e laboratori per tre mesi.


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