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Politica domenica 02 febbraio 2025 ore 08:30

Nuove rotte, gli Amici di Pisa, "Chi decide?"

L'Associazione Amici di Pisa punta il dito sulle responsabilità condivise e invita a evitare lo "scaricabarile" nella gestione delle rotte



PISA — Continua il dibattito sulle nuove rotte di decollo dall'aeroporto di Pisa e sull’aumento del rumore aereo percepito in città. L'Associazione Amici di Pisa, attraverso il suo presidente Franco Ferraro, ha rilasciato un comunicato per chiarire le dinamiche decisionali e contestare alcune interpretazioni semplicistiche che attribuiscono all’Aeronautica Militare l’introduzione autonoma delle nuove rotte.

“L’aeroporto di Pisa, pur essendo militare, è aperto al traffico civile. Le procedure di decollo e atterraggio devono essere validate da Enav e rispettare gli standard internazionali”, ha sottolineato Ferraro. L'associazione ricorda che tutte le decisioni relative alle rotte vengono discusse e condivise nella Commissione Aeroportuale, dove siedono rappresentanti di Enac, Aeronautica Militare, Mase, Arpat, Regione Toscana, Toscana Aeroporti e i Comuni di Pisa e San Giuliano Terme.

Ferraro ha anche ripercorso la memoria storica dell’aeroporto, ricordando un convegno del 2021 organizzato dall’Università di Pisa e dal Responsible Management Research Center (Remarc). Durante l’evento, l’assessore all’Ambiente Filippo Bedini aveva lamentato la lentezza nell’attuazione del Piano di risanamento acustico, richiesto già nel 2017. Già allora si discuteva della necessità di una mappatura acustica aggiornata e di soluzioni per ridurre l’inquinamento sonoro, come la creazione di una nuova pista con un orientamento che minimizzasse il sorvolo della città.

Secondo l’associazione, però, poco è stato fatto in questi anni. “La sperimentazione odierna, richiesta dai membri della Commissione Aeroportuale, difficilmente produrrà soluzioni concrete, soprattutto perché le centraline di rilevamento del rumore sono ancora posizionate lungo i vecchi percorsi”, ha dichiarato Ferraro.

L’Associazione Amici di Pisa invita le istituzioni coinvolte a non rimandare ulteriormente le decisioni necessarie e a evitare la politica dello "scaricabarile". “Molti di coloro che oggi si dichiarano sorpresi erano ben informati dai propri rappresentanti in Commissione. Continuare a ignorare i problemi significa non rispettare le necessità dei cittadini e dell’ambiente”, ha concluso Ferraro.


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