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Attualità domenica 22 dicembre 2024 ore 16:07

Palazzo Nissim, la ferita aperta nel cuore di Pisa

Il capogruppo del Pd Matteo Trapani, "una vergogna in via San Lorenzo, il sindaco agisca da subito. Torni ad essere luogo sicuro per tutti"



PISA — Palazzo Nissim, l’antico edificio che domina la centralissima via San Lorenzo, continua a essere simbolo di degrado e di dispute legali che sembrano non trovare mai una soluzione definitiva. A pochi giorni dal Natale, le condizioni del palazzo restano difficili, con i cittadini e le opposizioni che chiedono a gran voce un intervento immediato per salvaguardare sicurezza e decoro urbano.

Il consigliere comunale Matteo Trapani, capogruppo del Pd, ha espresso tutta la sua preoccupazione per la situazione: “Da anni, Palazzo Nissim, uno degli edifici storici di via San Lorenzo, versa in uno stato di completo abbandono. Un simbolo della nostra città, lasciato al degrado, che rappresenta non solo un pericolo concreto per i cittadini ma anche una ferita per il nostro patrimonio culturale e urbano. Già da giugno, grazie anche alle segnalazioni e all’interessamento di molti cittadini, abbiamo chiesto con forza all’amministrazione di intervenire immediatamente, senza ulteriori ritardi anche per far ritornare agibile sia la strada che il marciapiede antistanti”.

Trapani ha poi aggiunto: “La situazione è chiara: l’inattività non è più accettabile. La questione giudiziale che ha bloccato per anni ogni tipo di intervento sembra ormai prossima a risolversi. Sarà quindi fondamentale agire subito, senza perdere tempo prezioso. Per questo ho presentato un atto di indirizzo ben preciso, purtroppo non votato dalla maggioranza”.

Il consigliere ha proseguito sollecitando un piano di azione concreto: “Con questo atto abbiamo chiesto al sindaco di mettere in campo misure urgenti e necessarie. In primo luogo, chiediamo che venga previsto un immediato intervento di messa in sicurezza dei luoghi da parte del soggetto proprietario. Se il proprietario non dovesse adempiere a questa responsabilità, l’amministrazione deve intervenire direttamente in sostituzione, addebitando i costi a chi di dovere. Questo passaggio è fondamentale non solo per restituire decoro all’area, ma soprattutto per garantire la sicurezza dei cittadini, costretti a convivere con un edificio in rovina che impedisce l’utilizzo del marciapiede e parte della carreggiata”.

Inoltre, Trapani ha sottolineato l’urgenza di restituire ai residenti e ai commercianti della zona una viabilità adeguata: “Inoltre, abbiamo chiesto che si proceda urgentemente con i lavori necessari per ripristinare la viabilità e rendere di nuovo fruibile marciapiede e strada. La situazione attuale, oltre ad essere indecorosa, crea gravi disagi ai residenti e ai commercianti della zona, che non possono più tollerare questa inerzia. Al contempo, riteniamo che debbano essere utilizzati tutti gli strumenti fiscali a disposizione dell’amministrazione: oneri e tassazione comunale devono essere applicati a quell’area occupata da anni senza che venga svolto alcun intervento. Infine, è fondamentale che l’amministrazione informi i residenti sull’iter che intende seguire per risolvere questa situazione. Trasparenza e coinvolgimento della cittadinanza devono essere priorità per chi governa questa città. I cittadini di via San Lorenzo, e non solo, meritano risposte chiare e tempi certi”.

Facciamo però un passo indietro, qual è la storia di questo immobile? La vicenda di Palazzo Nissim è un intreccio di decenni di abbandono, responsabilità rimbalzate tra Comune e proprietà, e mancate azioni concrete. Il palazzo, un tempo appartenente alla famiglia Ruschi e poi acquistato nel 1873 dall’industriale Ammadio Nissim, è da anni in stato di abbandono. Dopo l’uso come alloggio per famiglie in difficoltà negli anni Settanta, la struttura è stata sgomberata nel 2000 per motivi di sicurezza. Da allora, un lungo contenzioso ha lasciato l’edificio in una situazione di pericolosa stasi.

Nel 2015, il crollo parziale del tetto ha reso ancora più evidente la necessità di interventi, ma i problemi legali tra l’amministrazione comunale e i proprietari, la famiglia Leoncini di Pontedera, hanno impedito qualsiasi azione. Nonostante il recente passaggio, risalente a questa estate, dell’immobile sotto la gestione del sequestratario nominato dal tribunale, la prospettiva di una rinascita per Palazzo Nissim appare ancora lontana.

In passato, la Scuola Normale e la Scuola Superiore Sant’Anna avevano mostrato interesse per il recupero del palazzo, ipotizzandone l’utilizzo come residenza studentesca. Tuttavia, nessuna di queste prospettive si è concretizzata. Con il tempo che stringe e il palazzo che continua a deteriorarsi, il futuro di Palazzo Nissim appare sempre più incerto.

“Il nostro impegno continuerà fino a quando Palazzo Nissim non tornerà ad essere un luogo sicuro e dignitoso per tutti. Ci auguriamo che l’amministrazione decida finalmente di agire, perché il tempo degli alibi è finito. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, ma è necessario che chi ha la responsabilità del governo cittadino si assuma le proprie responsabilità”, ha concluso Trapani.

Michele Bufalino
© Riproduzione riservata


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