Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 14:45 METEO:PISA9°  QuiNews.net
Qui News pisa, Cronaca, Sport, Notizie Locali pisa
martedì 23 aprile 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Il video dell'alligatore catturato mentre vagava sulle piste dell'aviazione militare in Florida

Lavoro martedì 01 marzo 2022 ore 16:47

146 i negozi al dettaglio chiusi in dieci anni

Tante serrande abbassate. I dati messi in luce da uno studio promosso a livello nazionale da Confcommercio, con il centro studi Tagliacarne



PISA — Nella città di Pisa in 10 anni hanno abbassato per sempre la serranda 146 negozi al dettaglio. Le maggiori chiusure, in termini percentuali, hanno interessato i negozi di mobili e ferramenta (-36% tra il 2012 e il 2021), libri e giocattoli (-41%), moda, calzature e abbigliamento (-15%), botteghe e negozi di alimentari (-4%) e ambulanti (-5%).

Nuove aperture, invece, nel settore della ricettività e della ristorazione, nonostante la battuta d’arresto della pandemia: dal 2012 al 2021 alberghi e bed and breakfast sono cresciuti del 36%, mentre bar e ristoranti sono aumentati dell'8%.

A conti fatti il numero assoluto di imprese del commercio in centro storico è rimasto invariato, grazie al balzo in avanti dei negozi al dettaglio di articoli di abbigliamento, calzature, cosmetici e profumeria (+33%), unici con il segno più insieme ai servizi informatici e alla telefonia.

Anche se “il dinamismo della città è confermato, soprattutto per il settore dei pubblici esercizi e dell'accoglienza, Pisa resta attraente dal punto di vista commerciale - così il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa, Federico Pieragnoli -, ma è chiaro che la qualità delle nuove aperture non sempre è all'altezza e questo avvicendamento non è sempre sinonimo di qualità. Parcheggi, viabilità e Ztl, sicurezza, eventi restano i temi fondamentali per sostenere il commercio pisano”.

È quanto emerge dalla settima edizione dell’Osservatorio sulla demografia d’impresa nelle città italiane e nei centri storici realizzato a livello nazionale da Confcommercio con il contributo del Centro Studi delle Camere di Commercio G. Tagliacarne, che ha fornito i dati sui quali si è sviluppato lo studio.

Per il presidente di Confcommercio Provincia di Pisa, Stefano Maestri Accesi,“Pandemia, smartworking, mobilità differente, le nostre città stanno cambiando volto rapidamente e la risposta più idonea per scongiurare il pericolo della desertificazione è possibile solo a condizione di una sempre più stretta collaborazione tra amministrazione locale e associazioni imprenditoriali. 146 negozi in meno vuol dire meno lavoro, meno sicurezza, meno servizi, meno attrattività".

Per Accesi è necessaria "una maggiore integrazione tra scelte urbanistiche e opzioni economiche, al fine di utilizzare efficacemente i finanziamenti del Piano Nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)”.


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
Indagini lampo dopo l'aggressione avvenuta nel centro storico. I carabinieri hanno arrestato il presunto accoltellatore, accusato di tentato omicidio
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Nicola Belcari

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Politica

Attualità

Politica

Politica