Politica mercoledì 10 dicembre 2025 ore 10:30
Affitti turisti, "In un anno 450 nuove unità"

Diritti in Comune chiede l'intervento dell'amministrazione contro il boom delle locazioni brevi: "Case per famiglie e studenti non si trovano più"
PISA — Aumentano gli affitti brevi turistici. Mentre agli inizi del 2025 si contavano 1.377 unità abitative utilizzate per l’offerta turistica, dopo soli 12 mesi il numero è salito a 1.827, per un incremento di 450, più di una al giorno. A denunciare il fatto è Giulia Contini di Diritti in Comune e prossima consigliera comunale, quando Ciccio Auletta le lascerà il posto come annunciato nelle scorse settimane.
Per la lista che raccoglie Una Città in Comune e Rifondazione Comunista, infatti, il fenomeno è preoccupante. "Un numero impressionante, visto anche il bisogno di alloggi per locazioni di lungo periodo - ha spiegato - a questo, poi, si aggiungono altre 4mila case sfitte sul mercato privato e circa 200 persone in albergazione di emergenza, di cui 90 minori, e la città è ai massimi livelli nazionali per numero di sfratti. Il dato è estremamente preoccupante e impone una presa di posizione immediata e seria da parte di chi è al governo della città e anche del paese".
Dal gruppo fanno sapere anche di aver chiesto che il Comune si attivasse per dare applicazione alle previsioni della legge regionale toscana sul turismo e dei relativi regolamenti attuativi che consentono ai comuni ad alta tensione turistica e abitativa e, comunque, a quelli capoluogo di provincia, di adottare misure per adottare dei regolamenti in merito. "Si tratta di una possibilità da cogliere e applicare - ha detto - invece, a Pisa, si fa tutt'altro. Non si affrontano le criticità connesse alla turistificazione, non ponendosi in alcun modo la domanda su quali siano gli impatti che questo fenomeno ha sulla città, anche in termini di diffusione di lavoro precario e sottopagato".
"Se i numeri continueranno a crescere sarà sempre più difficile ristabilire un corretto equilibrio abitativo: dopo la saturazione turistica di Firenze, Pisa sta seguendo il medesimo destino - ha continuato Contini - nella nostra città le case per le famiglie e i posti letto per gli studenti non si trovano più, quelle che rimangono hanno prezzi altissimi e richiedono innumerevoli garanzie. Se per accogliere il turismo senza freni espelliamo gli abitanti, non stiamo facendo l'interesse di chi a Pisa ci vive oggi e vorrebbe continuare a viverci. La casa non è un bene per la rendita, ma un diritto."
"I Comuni devono interfacciarsi col Governo e richiedere una normativa efficace su questo fenomeno e risorse pubbliche. La crescita fuori controllo delle locazioni turistiche non riguarda solo la disponibilità di case, ma determina anche una trasformazione profonda nell’accesso stesso alla città e alle sue opportunità di vita e di lavoro - ha concluso Contini - quando l’abitare diventa un bene scarso e costoso, chi lavora a Pisa – nei servizi, nella sanità, nell’università, nella logistica, nel commercio – fatica sempre di più a restare vicino al proprio luogo di impiego, allungando gli spostamenti quotidiani o essendo costretto a trasferirsi fuori comune. Questo produce un doppio impoverimento: da un lato la città perde residenti e competenze indispensabili, dall’altro il lavoro diventa più precario e frammentato, schiacciato tra salari stagnanti e un costo della vita che cresce".
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