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Attualità mercoledì 16 luglio 2025 ore 09:30
"Ancora ritardi per il nuovo modello dei servizi"

Il Pd ribadisce le difficoltà del Comune di Pisa sull'organizzazione del percorso gestionale dopo l'uscita dalla Società della Salute
PISA — "Nel consiglio comunale abbiamo interrogato l’assessora Gabriella Porcaro sull’ennesimo rinvio dell’adozione della nuova macrostruttura dell’ente, necessaria per riorganizzare i servizi che, a seguito del recesso dalla Società della Salute, ricadranno direttamente sul Comune e abbiamo appreso che l’avvio della nuova organizzazione era inizialmente previsto per il primo Luglio, poi rinviato al 15 e ora posticipato a data da destinarsi. Non si tratta semplicemente di ridefinire uffici, ma di individuare le persone e le competenze necessarie a costruire un sistema complesso e articolato, capace di garantire l’integrazione, la presa in carico e la risposta ai bisogni e alle fragilità della cittadinanza".
Riassume così il capogruppo del Pd, Matteo Trapani l'interrogazione presentata e "le evidenti difficoltà dell'amministrazione comunale che continua a prendere tempo con generiche rassicurazioni, rimandando il termine ultimo al 1 Gennaio 2026. Ma essere operativi per quella data, come ribadiamo prima da mesi, vuol dire avere adesso organigramma, funzioni-gramma, pianificazione delle attività e degli interventi, ricognizione del personale necessario, convenzioni e rinegoziazioni. Non è ancora disponibile - ha aggiunto - l’analisi commissionata alla Scuola Superiore Sant’Anna per supportare la fase di transizione, e l’audizione in commissione continua a non essere calendarizzata. Ad oggi non c'è nulla".
Nel frattempo, secondo il Pd pisano "alcuni servizi stanno già tornando in capo al Comune, come quelli legati all’emergenza abitativa e all’alta marginalità e la mancanza di una governance chiara e definita rischia di compromettere la qualità e la continuità degli interventi. A rendere ancora più grave la situazione - hanno concluso i dem - è il fatto che il Comune, nonostante l’ordinanza cautelare del Tar, non intenda versare alla Società della Salute le 3 euro aggiuntive di quota capitaria previste per il bilancio 2024. Chiediamo con forza trasparenza, tempi certi e responsabilità. Le cittadine e i cittadini meritano un’amministrazione capace di affrontare con serietà e competenza una transizione tanto delicata".
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