Cronaca lunedì 22 settembre 2025 ore 12:25
Corteo sotto la pioggia per Gaza

Migliaia in piazza e sui lungarni per lo sciopero generale indetto dai sindacati di base: in testa il rifiuto della guerra e il sostegno a Gaza
PISA — Piazza XX Settembre si è riempita fin dalle prime ore della mattina, nonostante la pioggia battente. La manifestazione pisana legata allo sciopero generale dei sindacati di base ha preso il via alle 9, quando già la folla superava le logge del Comune e si riversava verso Ponte di Mezzo. A dare la spinta iniziale allo sciopero, oltre alle rivendicazioni sindacali, è stata la volontà di esprimere una posizione netta contro la guerra e in particolare contro "il genocidio in atto a Gaza", come si legge nelle note diffuse dalla Usb.
"Blocchiamo tutto, Palestina libera" è stato lo slogan più scandito, in una mattinata che ha visto insieme lavoratori, studenti, precari, sindacalisti e associazioni. Il corteo si è snodato lungo i lungarni e ha raggiunto la stazione dei bus, in segno di solidarietà verso gli autisti, alcuni dei quali non hanno potuto aderire allo sciopero.
Presenti in modo compatto anche tanti giovani, in particolare gli studenti universitari del collettivo Studenti per la Palestina Pisa, che hanno voluto ribadire la propria posizione dopo le polemiche dei giorni scorsi legate a una contestazione a Scienze Politiche.
"Quello che stiamo vedendo a Gaza ha superato ogni limite – ha scritto la Usb in una nota inviata alla stampa – l’orrore ha generato finalmente un bisogno di partecipazione e una voglia di esserci. Bloccare tutto significa rompere con l’ipocrisia di chi continua a commerciare con Israele, vendere armi e sostenere il diritto a difendersi che giustifica un’occupazione senza fine". Il corteo ha raccolto anche adesioni di semplici cittadini e gruppi informali, uniti da quella che è stata definita "una marea".
"Pisa stamani si è espressa in modo chiaro. Vogliamo che questo grido di Pace, qui e in molte altre parti del mondo, sturi le orecchie dei potenti e del Governo Italiano", ha dichiarato Paolo Martinelli, capogruppo de La Città delle Persone. "Stamani La Città delle Persone non si è presentata alla commissione urbanistica comunale per partecipare al corteo di migliaia di persone.
Auspichiamo che il Consiglio Comunale, dove la destra sistematicamente impedisce di discutere le mozioni sul tema, arrivando a interrompere anticipatamente il Consiglio facendo mancare il numero legale, si riconnetta subito con la città.
Perché quando un luogo di rappresentanza si distacca rispetto alla realtà e al sentire delle persone viene sostanzialmente screditato, contribuendo ad indebolire la democrazia, tagliando il ramo su cui è seduto".
[In aggiornamento]
Michele Bufalino
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