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Politica martedì 30 luglio 2024 ore 16:00
Degrado e insicurezza, "Conti intervenga"

Martinelli, Gionfriddo e Lacroce de La Città delle Persone denunciano la situazione segnalata da cittadini e commercianti: "Pisa è peggiorata"
PISA — "Sicurezza è stata la parola chiave della prima campagna elettorale di Conti e della Lega: sono passati 6 anni e il risultato della destra che amministra è sotto gli occhi di tutti: una città estremamente peggiorata da questo punto di vista".
Queste le parole dei consiglieri comunali Paolo Martinelli, Gianluca Gionfriddo ed Emilia Lacroce, che dopo aver raccolto le testimonianze di alcuni cittadini e commercianti hanno chiesto all'amministrazione di cambiare passo e strategia.
"In tanti sono esasperati dal degrado e dall'assedio degli spacciatori, ma anche dalle attività che chiudono anche per la mancanza di prospettive di riqualificazione dei quartieri in cui si collocano - hanno spiegato - abbiamo sempre sostenuto che la ricetta semplicistica del sindaco sulla sicurezza, fatta di interventi occasionali di sorveglianza, sia disastrosa. Serve a guadagnare titoli sui giornali e qualche voto nell'immediato, ma peggiora strutturalmente i problemi, perché non se ne occupa davvero".
Per i tre, infatti, occorrono misure complesse e azioni di concerto con gli organi di polizia. "Dalla prevenzione e dal sostegno al sociale, dall'intercettazione del disagio, dalla separazione di situazioni di emarginazione dalla criminalità - hanno aggiunto - da iniziative che, attraverso il coinvolgimento di operatori di strada e associazioni, rendano tutti i quartieri vivi, da interventi culturali e di sostegno alle attività commerciali. Il degrado si può e si deve prevenire e si deve stimolare il contrasto della criminalità presso gli enti preposti, ognuno nel rispetto delle proprie funzioni".
E con l'estate, sostengono, la situazione è peggiorata. "In una città più vuota emergono con ancora più evidenza tutte le fragilità di una Pisa in cui lo spaccio è visibile a occhio nudo in molti vicoli, piazze e zone conosciute - hanno concluso - sia in alcuni quartieri periferici, sia in zone centrali come via Cattaneo, Stazione, Vettovaglie, Sapienza, piazza dei Cavalieri e vicoli limitrofi, solo per citare alcuni esempi. Ci hanno raccontato che cancellando le scritte sui muri e facendo interventi occasionali o con qualche telecamera in più avremmo avuto una città più sicura: i risultati di queste politiche sono evidenti, come è evidente l'incapacità del sindaco e della Giunta di governare questi problemi".
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