Lavoro giovedì 16 giugno 2016 ore 15:20
Ericsson, scende in strada la protesta

I lavoratori del sito pisano, all'interno dell'area di ricerca Cnr, hanno protestato vivacemente contro la dismissione bloccando anche il traffico
PISA — La multinazionale ha infatti presentato pochi giorni fa un piano industriale che prevedeva il taglio di 300 unità, nove proprio a Pisa e il trasferimento delle attività e del personale impiegato a Pisa verso altre sedi ( la più probabile è Genova ).
Da qui la protesta di stamani:"Siamo nati quindici anni fa e rappresentiamo un esempio di sinergia tra interessi industriali e ricerca tramite studio, sviluppo e applicazione pratica di nuove tecnologie che hanno fatto il giro del mondo", hanno detto i lavoratori, quasi tutti ricercatori e sviluppatori.
In tutto 53 dipendenti, che ora rischiano il licenziamento o il trasferimento. "Tutto questo - hanno aggiunto - a fronte dell'alto numero di brevetti sviluppato, della collaborazione con le aziende dell'indotto pisano e con le scuole di eccellenza e di parecchi milioni di euro versati a Ericsson dalla Regione Toscana per finanziare progetti contenenti anche clausole di garanzia occupazionale".
In più i lavoratori hanno raccontato di fondi stanziati per riqualificare il personale per la realizzazione di prodotti studiati a Pisa e che verranno realizzati in un altro centro di ricerca e di finanziamenti dei quali l'azienda godrà nel prossimo triennio per un progetto legato proprio alla Toscana e che si chiama FiPiLi, proprio come la superstrada.
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