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Politica domenica 16 giugno 2024 ore 08:00
Ex Stallette, la vendita e l'esodo dei lavoratori

Il capogruppo di Diritti in Comune Ciccio Auletta incalza la Giunta: "I lavoratori dovranno lasciare gli spazi, una svendita da 2,6 milioni di euro"
PISA — A Marzo la giunta Conti ha annunciato l'intenzione di mettere in vendita le ex Stallette. "Due milioni e 660mila euro è il valore di mercato sulla base della perizia di stima redatta dalla Praxus Spa su richiesta del Comune per valutarne una vera e propria liquidazione a fini meramente speculativi - ha detto Ciccio Auletta, capogruppo di Diritti in Comune - tenuto conto che i soldi pubblici spesi per recuperare tale preziosissimo e insostituibile bene cittadino sono stati molti di più di quelli che adesso si intende incamerare con questa svendita".
Dopo la denuncia dei lavoratori e le lavoratrici delle ex Stallette, Auletta è tornato a puntare il dito contro l'amministrazione. "Questa scelta riguarda, in primo luogo, il modello di città che si vuole disegnare per il futuro - ha aggiunto - se è indubbio che questo spazio è sempre stato sottoutilizzato, e non ne sono state sfruttate tutte le potenzialità per responsabilità del centrosinistra prima e del centrodestra poi, è anche evidente che occorre partire dall'esperienza delle decine e decine di persone che vi hanno lavorato nel campo della produzione di cartoni animati, e che si sono anche trasferiti nella nostra città per rilanciare questa eccellenza nella produzione culturale".
Auletta si chiede quale sia il progetto della giunta Conti per le ex-Stallette. "Il dato di fatto è che oggi questi lavoratori e queste lavoratrici vengono allontanati da Pisa a causa di scelte politiche con tutte le conseguenze negativa che questo ha sul piano culturale-artistico, lavorativo ed economico - ha proseguito Auletta - il prossimo 19 Giugno questi ragazzi e ragazze dovranno smontare le loro postazioni di lavoro: ancora una volta siamo di fronte alla totale mancanza di progettualità della destra che porta a soluzioni estreme che mirano solo a fare cassa, con evidente disprezzo per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico".
"In tutti questi anni la giunta Conti non ha voluto realizzare un progetto partecipato, condiviso e proiettato verso il futuro per l’uso di questo complesso immobiliare - ha concluso - questa vicenda rappresenta un tassello nelle politiche che la destra sta portando avanti sul patrimonio pubblico ed è strettamente connessa alle modifiche dello Statuto della Patrimonio Pisa Spa e al progetto di trasferire a tale società beni come gli Arsenali Repubblicani, la Leopolda, il Parco della Cittadella e i Vecchi Macelli, disfacendosi così dei beni culturali della nostra città. Noi non ci arrendiamo".
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