Elezioni giovedì 02 ottobre 2025 ore 15:30
"I dannati della FiPiLi" tornano a farsi sentire

Maurizio Nerini ed Elena Del Rosso attaccano la Regione e parlano di promesse mancate e pedaggi annunciati senza un vero progetto.
PISA — Una superstrada nata già “vecchia”, con limiti strutturali e difetti evidenti fin dalla costruzione, e che da anni rappresenta una delle spine nel fianco della mobilità toscana. Così Maurizio Nerini ed Elena Del Rosso, candidati alle regionali come consiglieri per Fratelli d'Italia hanno definito, in una nota, la vicenda della Fi-Pi-Li, ribattezzando gli automobilisti costretti a percorrerla ogni giorno come “i dannati della Fi-Pi-Li”, come nell'ormai celebre gruppo Facebook che porta questo nome.
La ricostruzione parte dagli anni Ottanta, quando in vista dei Mondiali di Italia ‘90 si decise di realizzare l’infrastruttura per collegare Firenze, Pisa e Livorno. Secondo Nerini e Del Rosso fu una “strada costruita già datata, senza corsia d’emergenza, con problemi di tenuta e in alcuni tratti soggetta ad allagamenti”.
Sotto accusa la gestione della manutenzione, affidata alla Città Metropolitana di Firenze, che avrebbe trasformato la superstrada in “un’arteria impercorribile, piena di buche, fonte di incidenti e disagi quotidiani, con un costo sociale elevatissimo”.
Nerini ha ricordato come cinque anni fa il presidente della Regione Eugenio Giani avesse promesso un intervento, parlando anche della creazione di una nuova società di gestione con ipotesi di pedaggio. “Non ci è riuscito, non ci sono opere infrastrutturali riconducibili alla sua azione, e ora ripropone di farci pagare il pedaggio per lavori non più rimandabili, senza un progetto da presentare al Governo e perdendo finanziamenti possibili”, ha scritto.
Il riferimento è anche al dibattito politico in corso. “Oggi scopriamo che il principale candidato pisano del PD alle regionali, Andrea Ferrante, dice no al pedaggio. Prima di chiedere il voto ai pisani dovrebbe chiarirsi con Giani e ascoltare quella massa di persone che qualcuno chiama ‘i dannati della Fi-Pi-Li’ ”, hanno aggiunto. “Questa volta la speranza non si lascia entrando nel seggio”.
Michele Bufalino
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