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Attualità venerdì 18 agosto 2023 ore 09:00

In città tornano i militari dell'Esercito

Ripristinato il servizio "Strade Sicure" con 15 soldati da metà Settembre. Dal Siulp soddisfazione e una specifica: "Serve un lavoro sinergico"



PISA — Lo ha annunciato per primo Edoardo Ziello, consigliere comunale e deputato in quota Lega. Quindi, è la sezione pisana della Lega a confermare: da Settembre, a Pisa, torneranno a pattugliare la città 15 militari dell'Esercito, a supporto delle forze dell'ordine.

"Dopo la non condivisibile decisione della ministra degli Interni Lamorgese e del ministro della Difesa Guerini, che decisero di ridurre il contingente e togliere dalle nostre strade i militari - hanno spiegato - la Lega, grazie all'interessamento del nostro Edoardo Ziello e recepito subito dal ministro Piantedosi e dal sottosegretario Molteni, ha riportato questo importante successo".

Un arrivo applaudito anche dal sindacato di Polizia Siulp. "A prescindere di chi siano i meriti, l'arrivo di militari dell'Esercito per circa 3 mesi, salvo poi eventuale rinnovo, da poliziotti e da sindacalisti ci soddisfa molto - ha scritto il segretario Vito Giangreco - lo diciamo pur consapevoli che i militari non potranno sostituire il personale di Polizia impegnato in altri servizi".

"Inoltre, tale ripristino fa parte di quelle direttive del Viminale che, allo stesso tempo, sembrerebbero prevedere anche la creazione di nuovi Centri di permanenza per i rimpatri e la cessazione delle misure di accoglienza - ha paventato - nel primo caso, ciò comporterà un maggiore impiego di risorse economiche e soprattutto umane, che al momento non ci sono; per il secondo, invece, potrebbe causare l'espulsione dai centri di accoglienza, mettendo per strada migliaia di titolari di protezione internazionale o speciale, divenendo senza tetto, senza lavoro e senza permesso di soggiorno".

Per questo, sulle attività degli agenti di Polizia, il sindacato ha voluto ribadire ancora una volta la propria posizione. "Abituati a ragionare di sicurezza in modo serio, non possiamo esimerci dal dovuto distinguo delle spettanti competenze tra prefetto e questore da una parte e sindaco dall'altra - ha concluso - per questo, rivolgiamo un invito a queste figure istituzionali affinché si continui a procedere con un lavoro sinergico, senza ingerenze e attraverso un vero miglioramento di efficienza dei servizi. Di fronte a scelte non bipartisan della politica, la sicurezza diventerà, purtroppo, sempre più uno spauracchio da sventolare".


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