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Attualità venerdì 17 gennaio 2025 ore 19:00

Pisa, istituita zona rossa attorno alla Stazione

Prefettura approva misure straordinarie per sicurezza e vivibilità nell’area della stazione ferroviaria su istanza del sindaco Michele Conti



PISA — La Prefettura di Pisa ha approvato l’istituzione di una “zona rossa” nelle aree adiacenti alla Stazione Centrale, a seguito della riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduta dal Prefetto Maria Luisa d’Alessandro. La misura, richiesta dal sindaco Michele Conti e conforme alla Direttiva del Ministro dell’Interno, mira a garantire maggiore sicurezza e ordine in una delle zone più frequentate della città.

La stazione di Pisa, seconda in Toscana per volume di passeggeri con circa 20 milioni di transiti annui, concentra la maggior parte del traffico nelle ore diurne. L’istituzione della zona rossa segue operazioni ad “alto impatto” già attuate, il presidio dei militari dell’Operazione “Strade Sicure” e interventi di riqualificazione promossi dall’amministrazione comunale, come il potenziamento dell’illuminazione e la videosorveglianza.

La zona rossa comprenderà Piazza della Stazione, Via Mascagni, Via Puccini, Viale Bonaini e Viale Gramsci, aree individuate grazie all’analisi degli indici di delittuosità condotta dal Questore di Pisa Gargiulo, in collaborazione con il Comandante Provinciale dei Carabinieri Izzo, il Comandante della Guardia di Finanza Salvo e altri rappresentanti delle forze dell’ordine.

La misura, valida per due mesi dall’emanazione del provvedimento, consentirà di vietare lo stazionamento e di disporre l’allontanamento di soggetti segnalati per comportamenti aggressivi, minacciosi o molesti. Il provvedimento si inserisce nel quadro degli strumenti di tutela della sicurezza urbana.

Il deputato della Lega Edoardo Ziello è intervenuto sull'argomento: “La zona rossa di Pisa rappresenta l'adozione, da parte del sindaco, di concerto con il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, di una proposta avanzata dalla Lega per il mio tramite. È una soluzione eccellente ed utile funzionale a facilitare e proteggere ulteriormente l'intervento delle Forze dell'Ordine nell'area designata. Questa decisione offre agli agenti, infatti, ulteriori opportunità in termini di allontanamenti e azioni esecutive. Inoltre, potrà favorire operazioni ad alto impatto che incrementano il numero di arresti e identificazioni, riducendo la criminalità, i reati e la percezione di insicurezza in una determinata zona come ad esempio quella della stazione. Io ne avrei aggiunte delle altre come piazza Dante, ma guardo al bicchiere mezzo pieno. Purtroppo, a causa del Pd e della sinistra che per molti anni hanno accolto chiunque, anche con progetti mirati delle precedenti amministrazioni comunali, quell'area è diventata un ritrovo di teppaglia. Con le riforme attuali, al livello parlamentare, stiamo riuscendo gradualmente a ridurre la presenza di individui pericolosi, grazie anche alle numerose espulsioni effettuate dal Questore di Pisa, al quale va il mio ringraziamento. La sinistra, opponendosi alla zona rossa proposta da noi, dimostra, ancora una volta, come vorrebbe trasformare la nostra città: in una grande discarica, caratterizzata dalla presenza di criminali e pericoli pubblici dediti ai reati e alla creazione di zone franche degradate, alle quali ci opporremo sempre, senza ‘se’ e senza ‘ma’”.

Sul tema è intervenuto anche Luigi Sofia di Sinistra Per: "Abbiamo ascoltato le preoccupazioni del Comitato di Quartiere. La commissione si è espressa sulla macro criminalità dilagante, disagio sociale diffuso, di un quartiere che soffre per il proliferare incontrollato degli affitti brevi che ha svuotato le strade di famiglie e residenti stabili, trasformandole soltanto in un luogo di passaggio. Le zone rosse non sono la risposta. Le politiche securitarie hanno già fallito. Questi provvedimenti, che puntano a escludere e allontanare, non fanno altro che nascondere il problema sotto il tappeto, senza affrontare le sue cause profonde. Lo ricordiamo alla destra, a Ziello, che governano da ormai sette anni e ancora scaricano le colpe sul centrosinistra. Bisogna intervenire in maniera strutturale"

“Il problema della tenuta della sicurezza è una questione reale che non può essere ignorata né tantomeno affrontata in maniera propagandistica come fatto in tutti questi anni dalla Giunta di centrodestra” così il consigliere comunale PD Enrico Bruni. “La situazione preoccupante della tenuta sociale del quartiere della stazione non la si risolve con interventi una tantum come quello del modello Piantedosi, ma con importanti interventi per riportare le persone comuni a vivere il quartiere e le attività che lo animano, nonché con operazioni di ristabilimento della legalità contro gioco d’azzardo, microcriminalità e infiltrazioni mafiose”.

Michele Bufalino
© Riproduzione riservata


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